8 dicembre 2014

Marlene Kuntz (Cagliari, Fabrik 06.12.2014)

Sono passati ormai 20 anni da quando venne pubblicato "Catartica", il primo, grande album dei piemontesi Marlene Kuntz. In quegli anni il rock italiano pullulava di novità piuttosto interessanti, pur essendo un genere musicale non certo fra i più popolari nel nostro paese. La musica leggera o come la si voglia chiamare, la canzone popolare italiana, ha sempre fatto in modo che questo "oscuro" genere non prendesse mai piede del tutto in maniera esponenziale, generando piuttosto una gran confusione e reputando "artisti" che non avevano niente a che fare con questo tipo di musica come "rock". Tuttavia nel nostro paese non sono mai mancati pochi ma validi gruppi autori di album veramente interessanti. Mi ricordo Afterhours, Ritmo Tribale, Karma, Timoria, Scisma, Extra, Diaframma, Litfiba (perchè no?), i primi Negrita... ma anche varianti come Subsonica e Bluvertigo. I Marlene, con il loro primo album, si sono ritagliati con il corso del tempo una cerchia di fans fedelissimi che, pur con alti e bassi, ha permesso loro di portare avanti il proprio discorso musicale.

Ed è proprio nell'estate del lontano 1994 che vidi per la prima volta i Marlene Kuntz. Una gig semisconosciuta nel porto di Alghero: poco pubblicizzata, poche persone, tanta buona musica. Io il cd di Catartica lo avevo già acquistato e per me fu davvero una grossa fortuna ritrovarmeli, dopo pochi mesi così vicino a casa. In questi 20 anni ho avuto la possibilità di rivederli più volte, sempre in location diverse: Porto Torres, Sassari, Macomer, Verona, Pinarella di Cervia. Ma la prima volta, come si suol dire, non si scorda mai.

Oggi, 6 dicembre 2014, i Marlene si trovano al Fabrik di Cagliari, seconda data sarda di un tour che celebra il loro primo, storico album. Non potevo perdermi l'occasione di sentire alcune di quelle canzoni che mancavano dal loro repertorio da diversi anni. Le due date cagliaritane sono andate sold out in questi giorni, anche se non si deve trascurare il fatto che il Fabrik sia una location accogliente ma pur sempre piuttosto piccola. E, nonostante il tutto esaurito, lo spazio è sufficiente per non stare stretti anche nelle primissime file.

Sono le 22 quando Godano e soci salgono sul basso palco del Fabrik: impartisce alla folla il suo consueto saluto messianico a due dita, collega il jack della chitarra ed attacca "Mala mela". Le loro prime canzoni mi mancano, lo devo ammettere. Dopo alcuni album piuttosto scarsi, dove si è persa la vena creativa che il gruppo ha avuto nei loro primi lavori, sentire tutto Catartica è un toccasana per le mie orecchie. Sono 20 anni che aspetto di risentire canzoni come "Fuoco su di te" o la bellissima "Trasudamerica". "Canzone di domani" è un'altra, piccola chicca. Non trovano invece la mia approvazione le tracce di "Pansonica", ultimo EP di inediti uscito quest'anno proprio per festeggiare il primo periodo di Catartica, presenti all'interno del set. Canzoni piuttosto deboli, non mi meraviglio che provengano da vecchi lavori scartati del loro primo periodo, qui ripescati per l'occasione dopo tanto tempo. Lo show, ovviamente, è ineccepibile: tanto rumore in perfetto stile Sonic Youth, Godano di poche parole con la sua immancabile camicetta bianca che diventa trasparente dal sudore, buona musica. Quello che mi da sempre fastidio è la reinterpretazione di Godano nel cantato di alcune sue canzoni. Se le cantasse bene, senza stravolgerle, lo gradirei davvero. Un'ora e mezzo di suoni. Lungo è l'intro (come suo solito) di "Sonica". "Festa mesta" fa scuotere la folla. La più bella, "Nuotando nell'aria" chiude lo show! Saluti, strette di mani, tutti a casa.

I Marlene Kuntz incantano ancora. Non tutta la loro carriera, come già detto, è costruita su lavori del tutto convincenti. In sede live, comunque, riescono sempre ad emozionare. Alla prossima!


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