16 giugno 2016

Black Sabbath + Rival Sons (Verona, Arena 13.06.2016)

La mia presenza a questo giro dei Sabbath non era affatto prevista, ma è difficile dire di no ad un loro concerto a soli 90 km dalla mia dimora, in una cornice spettacolare come l'Arena di Verona. I biglietti sono andati esauriti in pochi secondi, come ormai vuole la consuetudine malsana del bagarinaggio online. Tuttavia è piuttosto facile trovare davanti all'arena persone in cerca di fortunati (io!) a cui vendere un biglietto in eccesso, orfano di qualcuno che non è potuto essere lì presente per una marea di motivi di cui non mi può fregar di meno.
Dicevo: i Black Sabbath sono al loro ultimo tour, anche se effettivamente non ci crede nessuno! Già da parecchio tempo il buon Ozzy ha fatto il suo concerto d'addio alle scene live, per poi ritrovarcelo ogni anno in giro per il mondo, come solista o con il suo gruppo storico per antonomasia. Ci metto zero secondi per decidere di salire a Verona, meno di un'ora per stare dentro l'arena. Della bellissima Arena di Verona ne ho già parlato in un post riguardante il concerto di Ennio Morricone di diversi anni fa (andate a leggervelo, su!): ottima acustica, location come poche dal punto di vista visivo, ma si deve stare purtroppo seduti o al più in piedi davanti al proprio seggiolino. I biglietti sono carissimi, costano quanto un chiodo di Cristo. Ma l'ultima volta (forse!) dei Sabbath vale questo sacrificio economico...
I Rival Sons sono il gruppo di supporto della serata. E' ancora giorno quando questi rockers ci deliziano con il loro rock di stampa prettamente blues. Il cantante, Buchanan, ricorda un po' un buon mix tra Plant e il primo Coverdale. Ottimo impatto sonoro, buone canzoni, ma decisamente da rivedere senza un nome altisonante come i Sabbath che ti soffia dalle spalle e attira l'interesse di tutti. Bella performance davvero, vecchio stile. Old but good!
Sono le 9 in punto quando i Sabbath calcano il palco di Verona. Il mio primo concerto rock all'Arena non poteva essere che di questo calibro. Una pioggerellina inizia a cadere presagendo un vero diluvio universale, proprio sotto le note dell'opener omonima "Black Sabbath". Fortunatamente il dio Thor ha pietà di noi e la pioggia smette velocemente così come è arrivata. I Sabbath invece continuano la loro cavalcata, bombardandoci di materiale storico di grossissimo calibro. Diciamolo subito: Ozzy è in buona forma, sia fisicamente che come voce. Non cessa mai di ringraziare il pubblico come suo solito e attira l'attenzione tutta su di se. Butler e Iommi (acclamatissimo dalla folla!) lo seguono, due dinosauri, due mostri del rock! La scenografia è minima, tutta ovviamente all black, dove spicca alle loro spalle un maxi schermo che proietta immagini filtrate per tutta la durata dello show. Bellissimi, come sempre,  gli amplificatori di Geezer, personalizzati con croci e diavoletto dei Sabbath. La folla è entusiasta! Persone di ogni età partecipano attivamente al loro show, creando un muro sonoro che si sposa perfettamente con le canzoni della band di Ozzy & Co.
Vogliamo parlare della setlist? Oltre ai soliti, grandi e immortali successi mi trovo davanti una "After forever" da brivido. Sarei venuto soltanto per questa! "Snowblind" e "Into the void" mi fanno morire, come del resto "Children of the grave". Le altre sono sempre inossidabili. "War pigs", "Iron Man", la conclusiva e immancabile "Paranoid": non serve aggiungere altro. Che dire poi di "N.I.B." e "Dirty Woman"? La setlist è una bomba, lo show decisamente meglio di quello di Bologna di qualche anno fa (io c'ero, ovviamente!). Immancabile anche "Rat salad" con il solito drum solo dell'ottimo Tommy Clufetos, una macchina dietro le pelli.
Altro da aggiungere? Niente idrante ne secchi pieni d'acqua per Ozzy, ma per quello aspettiamo il prossimo step. magari un tour solista con Gus G o l'immortale Zack Wilde...

Setlist Black Sabbath:

Black Sabbath
Fairies Wear Boots
After Forever
Into the Void
Snowblind
War Pigs
Behind the Wall of Sleep (with 'Wasp' intro)
N.I.B. (with 'Bassically' intro)
Hand of Doom
Rat Salad (with drum solo)
Iron Man
Dirty Women
Children of the Grave

Encore:
Paranoid

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