19 luglio 2016

David Bowie Is - Appunti su una mostra perfetta (Bologna, MaMBO 17.07.2016)

Nel corso di pochi anni ho recensito parecchi concerti a cui ho avuto la fortuna di assistere, tuttavia non mi è mai capitato di recensire una mostra! Certo non tutti i giorni capita di visitarne una dedicata ad un artista musicale. Bowie però non era soltanto un semplice cantautore, o se volete una rockstar: era uno show man, un artista eclettico a 360° che non si è mai fermato davanti ad un limite. Cantante, musicista, attore, regista, costumista... devo continuare? La sua mania di controllo lo ha portato a misurarsi praticamente in tutti i campi conosciuti da mente umana. Bowie era un acuto osservatore: di libri, di arte, di cinema, di qualsiasi cosa suscitasse la sua curiosità. I suoi spettacoli, le sue copertine, i suoi testi e le sue musiche venivano influenzati da tutto ciò gli destasse un minimo interesse. Prendiamo ad esempio il libro "1984" di Orwell, a cui il Duca Bianco si ispirò per creare il suo "Diamond Dogs", oppure il teatro kabuki, da cui prese i costumi, le maschere, le scenografie per alcuni suoi show. Bowie ebbe tanti periodi nella sua lunga e prolifica carriera... Che dire degli anni berlinesi, accompagnato da un folle Iggy Pop, da Brian Eno, da Visconti che lo portò a creare la trilogia di album più eclettici della sua seminale discografia? Possiamo ignorare il periodo di Ziggy Stardust, uno dei tanti personaggi che portò al successo, per poi essere ucciso da Bowie stesso?
Tutta questa introduzione è stata scritta soltanto per farvi capire chi era veramente David Bowie, o almeno per far capire ai neofiti solo una piccola parte di quanto geniale fosse questo grande artista, venuto a mancare in un periodo ancora troppo breve. La mostra itinerante dedicata a lui e alle sue opere, con più di 300 oggetti appartenuti o ispirati alla sua carriera, è approdata già da qualche giorno a Bologna, Italia per rimanerci fino a novembre... per poi spostarsi nella lontana Tokyo. La mostra si intitola appunto "Bowie Is" e mai tale titolo fu più azzeccato. Il MaMBO di Bologna, situato in pieno centro del capoluogo emiliano, per qualche mese diventa il punto di ritrovo per tutti i fan di Bowie, ma anche per coloro che hanno la voglia di conoscere un artista sicuramente fuori dalle righe e da ogni controllo.
All'ingresso, compreso nel biglietto, il visitatore ha diritto ad avere degli auricolari ed una macchinetta in grado di accompagnarlo in maniera interattiva per tutta la durata della mostra. La musica di Bowie la fa subito da padrone mentre vi perderete in ogni sala, ognuna dedicata ai vari periodi della sua lunga carriera. Che cosa ho visto in un'ora e mezza di visita? Mi sono immerso, anima e corpo, nel leggere e studiare tutti gli oggetti, i costumi, i filmati e i manifesti che riguardavano il Duca. Per tutto quel tempo non ho pensato ad altro. Ho soltanto pensato alla grandezza di un uomo che nel corso della sua vita ha prodotto qualcosa che mai nessuno di noi potrà costruire in 100 vite.

Si passa dai primi anni della sua carriera, fino ai costumi, tantissimi, indossati durante i suoi show, alcuni creati e modificati da lui stesso. I videoclip e la loro creazione, le copertine dei suoi album e gli schizzi preparatori, le locandine e le storie riguardanti le parti interpretate nei suoi film hollywoodiani. "Space Oddity", "Aladdin Sane", il lungo parto per la genesi di "Diamond Dogs", i dipinti su Iggy Pop e gli strumenti da lui utilizzati per creare i suoi lavori. La sua passione per l'arte e la cultura giapponese fino alla creazione dell'ultimo testamento, "Black Star". Non mancano alcuni show dal vivo, soprattutto quello proiettato in una sala particolarmente alta in cui campeggiano diversi suoi costumi incastonati nella parete. Quadri, ritratti, interviste, piccoli oggetti a lui appartenuti. La particolare conformazione delle stanze, studiata per attirare verso di sè lo spettatore, non vi lascerà scampo. Non vi troverete davanti ad una parete bianca con tanti dipinti appesi, ma è la stessa parete ad essere il dipinto, o ancora qualcosa di più estremo. Stanze che diventano Bowie stesso, che prendono vita...

Non è assolutamente possibile rendere una chiara idea su che cosa sia davvero questa mostra. Un vortice, una spirale in cui al centro esiste solo Bowie... e continua ad esistere in tutte le sue opere.

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