18 luglio 2016

Whitesnake + Airbourne (Villafranca di Verona, Castello Scaligero 14.07.2016)

Villafranca di Verona: una città che ho chiamato casa per ben due anni. Il suo castello Scaligero, situato proprio nel bel mezzo della cittadina, ospita da ormai diversi anni un festival estivo che richiama ogni anno grossi nomi come Rammstein, Placebo, Deep Purple, Lenny Kravitz, Litfiba. La lista sarebbe piuttosto lunga, ma ci fermiamo qui. Il Castello di Villafranca è una delle location più belle di tutta la penisola e ogni anno non manco mai di farle visita. Quest'anno la cittadina veronese ospita un grande gruppo, una vera e propria leggenda, anche se per me le grosse band sono due. Non dimentichiamoci infatti degli Airbourne, che ho avuto il piacere di vedere per la prima volta lo scorso anno all'Estragon di Bologna. Una band perfetta da accoppiare con quei mostri sacri degli Whitesnake.
Se devo essere sincero, le band erano effettivamente tre! Mi sono scordato, infatti, che ad aprire il concerto c'erano i "The Answer", band validissima che ho visto di spalla agli ACDC nel loro ultimo show al Forum di Assago, tour di "Black Ice", come qualcuno ben ricorderà. Davvero un peccato! L'entrata al concerto è piuttosto agevole; non è presente la grande folla che il castello può tranquillamente ospitare in tutta la sua ampiezza. Facile dunque arrivare tra le primissime file senza neanche ricevere e dare spintoni. Sono le 20 in punto quando appaiono gli australiani Airbourne. Da loro, ma soprattutto dal loro funambolico leader Joel O'Keeffe, mi aspetto un gran casino! Ci vuole veramente poco a far rodare una band del genere. "Ready to rock" apre le danze, in puro stile ACDC. Mi chiedo: cosa farà questa volta il buon Joel per conquistare la folla? Presto detto: si fa accompagnare dal roadie in spalla oltre le transenne e si piazza in mezzo alla folla, macinando assoli a più non posso! Non è facile tenere Joel fermo, questo lo sanno bene i fan degli Airbourne. Il diavoletto, posseduto da un demone rock, apre come di consueto lattine di birra con la sua capoccia, le lancia, ovviamente aperte, con grandi piroette verso il pubblico, invita i presenti a salire sulle spalle dei propri amici. Il tutto ovviamente non dimenticandosi di tenere un concerto. Ma questo per Joel è solo normale amministrazione! Se qualcuno avesse avuto qualche dubbio sull'impatto creato dagli Airbourne sulla musica contemporanea, basta che chieda semplicemente a Joel...
Il concerto di questi quattro australiani sembra durare più di quello che in realta sia. Colpa della loro energia, che non li fa certo sembrare un gruppo di supporto. "Live it up" e "Running wild" chiudono il loro show, introdotte da un Joel che si arrampica sugli amplificatori per fare un solo introduttivo.
Passiamo adesso al classico: lo stage degli Whitesnake è pronto, con in fondo il loro logo che giganteggia su tutto. Dopo una "My generation" sparata dagli altoparlanti, la band del serpente bianco sale finalmente sul palco. Alle pelli abbiamo ancora il grande Tommy Aldridge, una macchina nonostante la sua età non certo giovanile. Il cespuglio di capelli non lo ha mai perso, alla faccia! La nuova formazione degli 'snake ha musicisti eccellenti, anche se non certo all'altezza di quelli che ne hanno costruito la leggenda. Tuttavia l'idolo può essere soltanto uno: lui, il grande David Coverdale! L'ex Deep Purple è ancora vivo e vegeto ed è in ottima salute. Forse non fa più sesso con le tonnellate di donne che lo seguivano nei bei tempi andati, ma un leone rimane un leone, anche se vecchio. Dave invece appare in ottima forma: magro, abbronzato, jeans e catenella, camicia bianca con bandiera italiana sotto il classico logo della sua band. La folla va subito in delirio. Si sa, David emana magnetismo da tutti i pori. La sua voce ha incantato generazioni e generazioni di fanciulle, ma non solo... Una "Bad boys" cantata a squarciagola dalla folla fende l'aria del castello! David non si risparmia: cammina a destra e sinistra per tutto lo stage, ruota di lato e in aria l'asta del microfono, fino ad usarla come estensione del suo pene, nella classica posa che lo ha reso famoso. Le sue canzoni di amore e sessualità attirano; ogni tanto si tocca il pacco e ammicca! Siamo già a "Slide it in" e subito su "Love ain't no stranger". Il tour è una sorta di greatest hits del serpente bianco, ma se devo essere sincero non importa quale sia la setlist di oggi. David può cantare quello che vuole, perchè lui è un mito! Si, sono già caduto in pieno mitismo e convinta idolatria. Dalle prime file Dave mi osserva, sorride, vuole che gli compri tutti i suoi cd... pure quelli non ufficiali! Il suo comando ipnotico mi rende suo schiavo: eseguirò i suoi comandi! Intanto, per far rifiatare l'ex Purple, iniziano la raffica di solos in pieno stile anni '70: solo delle due chitarre, solo di basso, solo di Tommy, che come suo solito finisce con il suonare la batteria soltanto con le sue mani di ferro. In mezzo la bellissima "Crying in the rain"...
Siamo già arrivati verso la fine. Coverdale ringrazia in italiano il popolo di Verona, tra un sorso di birra e un altro. Si cambia camicia tre o quattro volte e sembra non sudare nemmeno. Arriva la melensa ballad "Is this love", cantata da donne e non. Ma tutti aspettano soltanto lei: "Here I go again", classico dei classici. Lacrime, gente che si strappa i capelli (non io!), scene di isteria di massa, uno dell'ISIS si fa esplodere, non calcolato ovviamente da nessuno. Tutti gli occhi (e i cuori) sono per Coverdale, che saluta, ritorna e chiude con l'altro super classico "Still of the night". Non vi dirò che anche il sottoscritto ha cantato come in uno dei peggiori karaoke dei lidi italiani. Non vi dirò che mi sono comprato una T-Shirt a 35 euro che forse ne vale 10! Non vi dirò che ho ordinato tutta la discografia in tutti i formati esistenti degli Whitesnake.
Vi dirò soltanto che stasera Villafranca ha avuto la leggenda in casa sua...

P.S: a parte tutto, Dave tiene ancora botta... e se non state attente, care fanciulle, la botta ve la da lui!


Gallery

Airbourne


Whitesnake

 

Setlist Whitesnake:

Bad Boys
Slide It In
Love Ain't No Stranger
The Deeper the Love
Fool for Your Loving
Ain't No Love in the Heart of the City / Judgement Day
Guitar Solo
Slow an' Easy
Bass Solo
Crying in the Rain
Drum Solo
Is This Love
Give Me All Your Love
Here I Go Again

Encore:
Still of the Night

Setlist Airbourne:

Ready to Rock
Too Much, Too Young, Too Fast
Chewin' the Fat
Diamond in the Rough
Girls In Black
Cheap Wine & Cheaper Women
Breakin' Outta Hell
Stand Up for Rock 'n' Roll

Encore:
Live It Up
Runnin' Wild

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