20 settembre 2016

The Who + Slydigs (Casalecchio di Reno, Unipol Arena 17.09.2016)


La prima volta che gli Who si esibirono a Bologna risale all'ormai lontano 1967, in una data svoltasi nell'allora Palazzetto dello Sport. Io nel '67 non ero ancora nato, ma in quegli anni Pete Townshend e soci mettevano già a ferro e fuoco il mondo intero con il loro rock energico e genuino. The Who, ovvero una leggenda della musica di altri tempi. La loro "My Generation" ha infiammato un'intera generazione, diventando un punto di riferimento per il rock di quegli anni... il miglior rock in assoluto! Non ci sono ancora i Led Zeppelin, i maestri assoluti, ma la loro influenza si fa sentire! La musica e gli show degli Who sono un'esperienza unica e soltanto chi ha vissuto davvero quegli anni d'oro può capire di che cosa stiamo effettivamente parlando...
2016. Casalecchio di Reno, a pochi chilometri da Bologna. Sono passati diversi anni da quella prima volta ma gli Who ci sono ancora. Keith e John, anime dannate del gruppo, se ne sono andati già da diversi anni, vittime dei loro eccessi e della loro vita sempre sul filo. Pete Townshend, insieme alla voce di Roger Daltrey c'è ancora... e con loro una band di musicisti pronti a seguire il filone degli Who. Il tour celebra il loro cinquantunesimo tour con degli show che sono dei veri e propri greatest hits. Andate a vedere subito la setlist per crederci! Nonostante l'età, la leggenda di questa band vive ancora e lo si nota dall'accoglienza che il pubblico le manifesta.
La storia degli Who scorre su un maxi schermo alle spalle dello stage, dove immagini, informazioni, dettagli e pezzi di storia fanno conoscere al pubblico tutta una serie di notizie che riguardano la saga della band in questione. L'Unipol Arena è piena... e un po' prima delle 20 salgono sul palco gli Slydigs, unico gruppo di supporto della serata. Non mi chiedete chi siano. So solo che il loro rock'n'roll è buono, il loro show niente affatto male. Echi di vecchia musica anni '70, con qualche pizzico di nuovo si affaccia all'interno della loro proposta. Tutto sommato fanno una grossa figura e il pubblico dimostra di apprezzarli. Difficile che una band del genere rubi la piazza a una leggenda!
Gli Who salgono finalmente sul palco dopo le 21. Roger e Pete vengono acclamati da un pubblico davvero caloroso. Pete saluta Bologna in un italiano stentato ma coraggioso, ma è con le prime note di "I can't explain" che lo show inizia davvero! L'Arena esplode in un coro unico. Il piccolo Roger ce la mette tutta per portare dalla sua parte la platea, ma è il carisma del grande Pete Townshend che manda davvero avanti lo show! Alzi la mano chi non si è emozionato davanti al roteare del braccio destro di Pete. Uno dei gesti più famosi del rock, proprio davanti a te...
Lo show, inutile dirlo, è un orgasmo puro! Qualcuno forse penserà che vedere due vecchie cariatidi ancora sul palco sia qualcosa di affascinante... Beh, lo è davvero! Non siamo negli anni '70, dunque accontentiamoci di vedere questi Who, che musicalmente e dal vivo possono ancora spaccare il culo a tante giovani band. Non siamo ovviamente ai livelli delle performance pirotecniche di quegli anni; Pete è carico, ma è pur sempre un uomo di una certa età. Ascoltare pezzi da "Tommy" o "Quadrophenia" mi fa eiaculare diverse volte durante il corso dello show. "My Generation" arriva molto presto e fa finalmente muovere la platea in un quasi-mosh che viene spento piuttosto velocemente. Ricordo che il pubblico, o meglio la maggior parte, è composto da persone di una certa età. Li vedi cantare a squarciagola insieme a Daltrey... e i pezzi li sanno tutti a memoria. Inutile dire quali sono i pezzi che vengono accolti meglio:"Behind blue eyes", "The Kids are alright", "Who are you", "Love, reign over me". Per "Baba O'Riley" c'è un'autentica ovazione...
Il punto di forza del set degli Who è sicuramente l'impianto luci, piuttosto all'altezza della situazione, ma soprattutto le immagini psichedeliche proiettate sul gigantesco schermo alle spalle della band, sempre in tema con la canzone in programma. Pete è una forza e comanda il gioco. Su alcuni pezzi sostituisce alla voce l'affaticato Roger, che però devo dire regge degnamente l'intera durata del concerto. Sono solo due ore, ma appaiono come un'eternità. Gli Who non si fermano un attimo, spaziano da pezzi vecchissimi a più recenti e toccano diversi album della loro discografia. La fine di tutto è sancita da una bellissima "Won't get fooled again", dove Pete e Roger ringraziano il pubblico per tutto il calore ricevuto.
Un'altra leggenda è ancora viva, dopo tutti questi anni. Non abbiamo avuto la fortuna di vivere i grandi anni '70, ma il ricordo di queste band è immortale. La musica vecchia rimane, quella di oggi è destinata miseramente a scomparire. Pete, Roger, Keith e John rimangono un punto fermo per tutti... e ancora oggi riescono a emozionare le platee di tutto il mondo.

Setlist The Who:

I Can't Explain
The Seeker
Who Are You
The Kids Are Alright
I Can See for Miles
My Generation
Behind Blue Eyes
Bargain
Join Together
You Better You Bet
5:15
I'm One
The Rock
Love, Reign O'er Me
Eminence Front
Amazing Journey
Sparks
The Acid Queen
Pinball Wizard
See Me, Feel Me
Baba O'Riley
Won't Get Fooled Again

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