15 aprile 2017

Peter Hook & The Light (Bologna, Estragon 09.04.2017)


La mia ammirazione per Hooky e per la sua carriera non ha limiti, sappiatelo! Tempo fa ho letto la sua autobiografia, una delle più interessanti del panorama musicale a me conosciuto, e ho potuto constatare la professionalità di questo musicista e la sua importanza nello sviluppo di alcuni tipi di sound come il synth pop e soprattutto il post punk inglese. I Joy Division, gruppo di culto di cui ha fatto parte sul finire degli anni '70, sono e saranno sempre un punto fermo della mia formazione musicale, come per tutti quei fan che ancora oggi non hanno dimenticato la loro breve ma seminale carriera. Non sono mai stato un grande estimatore dei New Order, anche se apprezzo il loro operato, oltre a qualche buona canzone.

Lo show di stasera in quel di Bologna è uno dei più interessanti a cui un fan di Peter Hook può aspirare: uno show di oltre due ore composto da due set di canzoni dei New Order e dei Joy Division (incentrato quest'ultimo su "Substance", raccolta di singoli della band inglese targata 1988). Hooky sale sul palco per le 21:20: jeans, t-shirt dei Black Sabbath e stivaletti beige chiaro. Il bassista è in ottima forma... e con tutta la sua umiltà e poche parole ci regala uno show da brividi! La prima parte, periodo New Order, scalda la platea. Hooky alterna il basso, suo strumento principale, e la chitarra, interpretando quasi tutte le parti vocali. Le sue linee di basso hanno fatto ormai la storia ed ho la fortuna di gustarmele proprio in prima fila, davanti a lui. Intanto brani come "Blue Monday" o "True Faith" deliziano la folla, anche se tutto sembra funzionare perfettamente, con una band a loro agio come una session in studio. In un Estragon non al pieno della sua capienza, con un palco e una scenografia minima, ho potuto assistere ad un concerto davvero incredibile, uno di quelli che ti rapisce con la propria atmosfera. Una pausa della band sancisce la fine del primo set... e dopo l'ennesimo intro ci si tuffa dentro i classici dei Joy Division. I fan dimostrano di apprezzare questa parte molto più della prima, segno che il mito dei JD rimane intramontabile. Vogliamo parlare di "Komakino" o "Autosuggestion", di "She lost control" o della mia favorita "Dead Souls"? I titoli dei pezzi parlano da sè. La folla canta con Hooky, applaude, balla sulle note dei Joy Division. "Atmosphere" è dedicata a Ian Curtis dallo stesso bassista, fino alla scontata chiusura con la famosissima "Love will tear us apart", ovviamente la più attesa fra tutte.
Il concerto di stasera rischia di essere uno dei più belli di un'intera stagione, anche se sono appena all'inizio delle danze. Peter Hook ha lasciato il segno... vediamo per quanto!

Gallery




Setlist

New Order set

Procession
Cries and Whispers
Ceremony
Everything's Gone Green
Temptation
Blue Monday
Confusion
Thieves Like Us
The Perfect Kiss
Subculture
Bizarre Love Triangle
True Faith
1963

Joy Division set

No Love Lost
Novelty
From Safety to Where...?
Komakino
These Days
Warsaw
Leaders of Men
Digital
Autosuggestion
Transmission
She's Lost Control
Incubation
Dead Souls
Atmosphere
Love Will Tear Us Apart 

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