2 dicembre 2017

Alice Cooper (Milano, Alcatraz 30.11.2017)


In una giornata dove si poteva scegliere tra tre concerti in altrettante città differenti (Bologna, Padova, Milano), ho scelto di andare a quello più lontano! Che volete: rivedere lo zio Alice all'opera, dopo un piccolo assaggio durante il tour finale dei Motley Crue, era una priorità che mi ero messo da diverso tempo. Alice Cooper non delude! Alla veneranda età di 69 anni continua a cavalcare i palchi di tutto il mondo, a proporre il suo shock rock più blasfemo ma allo stesso tempo più accattivante. Molte star che sono venute dopo, piccole e grandi, devono tanto allo zio Alice. Come tutti noi gli siamo debitori per tutta la buona musica che ci ha dato...
L'Alcatraz di Milano raggiunge il sold out il giorno prima del concerto. Nessun gruppo di supporto, ma del resto ci vuole tempo e spazio per montare tutto il carrozzone che si porta sempre dietro lo zio. Sono le 21 quando il telone con i suoi grandi occhi si abbassa e lui ritorna sul palco, di nuovo a Milano. "Brutal Planet" apre le danze di quello che sarà un grande show già annunciato. Recuperiamo subito i posti vicino allo stage, proprio davanti (non è un caso) alla bellissima Nita Strauss. Per chi non lo sapesse, la chitarrista di Alice Copper è uno di miei feticci sessuali preferiti. Bella, brava e tanto altro... che volete di più! Ovviamente, tralasciando Nita, il re è sempre lui: Alice. L'icona del rock, nonostante l'età, si comporta da vero re: sangue, abiti, corsetti e bastone da conte. Alice Cooper canta ancora che è una meraviglia, anche se non ha mai avuto molta fantasia con le setlist, diciamolo. "No more Mr. Nice guy" arriva come seconda, giusto per sciogliere subito il ghiaccio. Lo zio Alice è famoso per non cambiare troppo le sue setlist, tanto da togliere subito "Lost in America" dai primi show del tour. Solo il nuovo singolo dall'ultimo album "Paranormal", qualche song da qualche album minore, poi si arriva ai soliti grandi classici. Non manca "Poison" ne "Feed my Frankenstein", anche perchè altrimenti non potremo friggere lo zio Alice e trasformarlo in un enorme Frankestein. La prima parte del set scorre piuttosto velocemente, al contrario della seconda dove invece si hanno i soliti teatrini tra camice di forza, infermiera zombie e ghigliottina, oltre a vedere sangue, lame e pugnali di ogni sorta. Alice Cooper fa il suo solito set, ma è sempre come se lo si veda per la prima volta. I suoi travestimenti hanno fatto ormai epoca: una fusione tra mostro, scienziato pazzo e vampiro. "School's out", fusa con la prima strofa di "The Wall", chiude ovviamente la serata. Lo zio non suona più della canonica ora e mezza, ma stranamente ce la facciamo bastare.
Uno show di Alice è sempre un evento: ogni volta assisti al solito spettacolo, ma la sua presenza fa tutto il resto. Chi si è stancato di Alice Cooper rimanga a casa; gli altri, oggi, erano tutti all'Alcatraz.


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Setlist

  Intro (Spend the Night intro)
Brutal Planet
No More Mr. Nice Guy
Under My Wheels
Department of Youth
Pain
Billion Dollar Babies
The World Needs Guts
Woman of Mass Distraction
Guitar Solo (Nita Strauss)
Poison
Halo of Flies (with drums solo)
Feed My Frankenstein
Cold Ethyl
Only Women Bleed
Paranoiac Personality
Ballad of Dwight Fry
Killer (Alice gets beheaded)
I Love the Dead
I'm Eighteen


Encore:

School's Out (with 'Another Brick in the… more )

1 commento:

Per colpa delle solite zecche che offrono prestiti, mi trovo costretto a visionare ogni commento. Sorry!