7 febbraio 2018

Gli Atroci (Bologna, Alchemica Music Club 03.02.2018)

Quando non sai cosa fare, capita di andare a vedere un concerto di cui non avevi affatto idea di andarci, salvo poi rendersi conto di avere fatto la scelta giusta. Forse non ho visto la più grande band del mondo, o la più tecnica, ma sicuramente ho potuto farmi diverse risate grazie alla band e al concerto più divertente dell'anno! Gli Atroci, per chi non li conoscesse, sono una sorta di "Elio e le storie tese" del metal, ma molto più divertenti e dissacranti. Autori ormai di una "carriera" piuttosto lunga, il loro motto è divertire e scioccare, prendendo in giro tutti i luoghi comuni più conosciuti sul metal e sui metallari attraverso una "Rivolta metallara totale". Ma se pensate di trovarvi davanti ad un gruppo di dementi, e forse è davvero così, scoprirete che questa band di pazzi scatenati con addosso dei costumi a cavallo tra il carnevale e le dragqueen, è autore di diversi pezzi davvero fantastici! Gli Atroci non hanno pietà per nessuno, nemmeno per dissacrare musicalmente gente come i Metallica, gli ACDC, i Rammstein, i Manowar, Jovanotti e... Nek!
La temibile band di Bologna è costituita dall'ambiguo "Profeta" alla voce principale, un androgino vestito di fucsia che ha le fattezze di un supereroe dei KISS, dai suoi degni compari di voce, cori e siparietti vari quali il Nano Merlino e il Boia Malefico, dal chitarrista, la Bestia Assatanata e i suoi "tentativi di assolo", il bassista Oscuro Alchemista e alla batteria solo per questa occasione dall'Orco nonmiricordocome. Gentaglia, praticamente.
Si parte dopo le 23 con "Sfinterator" ed è subito una bolgia infuocata! Non so cosa faccia più ridere se i costumi, i testi delle canzoni o i commenti salaci del Profeta; sta di fatto che non ci si può non divertire ad un concerto degli Atroci perchè è tutto troppo inverosimile. Tutto è fatto in nome del metallo e per il metallo! Tutto è in onore dei metallari, razza ormai in estinzione, "Fratelli nella fede" che combattono le orde del male, i politici e soprattutto i truzzi. Vai dunque con la "Disinfestazione", "I dieci metallamenti" e "Voglio vederti morire". Gli Atroci oltretutto sono un gruppo impegnato nel sociale, come dimostrato con "Peppino l'usuraio" e "Ora basta". Il pubblico si strappa i capelli, o almeno chi ce li ha! Grande battimani per l'hit di successo "Volevo un taglio semplice", con scene di isterismo ed idiozia da parte dei fans venuti da ogni angolo del globo.
A parte le canzoni, gli Atroci sono dei grandi intrattenitori: non mancano siparietti, battute di ogni tipo e livello, ammiccamenti al pubblico femminile con richieste di sesso esplicito.
Ci sta anche un wall of death molto casereccio durante "Radiazioni nucleari", prima che il Nano Merlino intoni la conclusiva "Pennellen". Gli Atroci hanno riconquistato Bologna e hanno imposto il metallo su tutto il granducato.
Ma ad ogni modo c'è tempo di conquistare il mondo attraverso il metal... perchè il metal non conquisterà il mondo subito, magari domani. Non c'è fretta...


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