11 febbraio 2018

Pestilence (Bologna, Alchemica Music Club 09.02.2018)

Ho appena il tempo di arrivare all'Alchemica, dopo un deludente show degli Hollywood Undead a Zona Roveri, che i Pestilence attaccano il loro set. E' passata la mezzanotte, sono riuscito ad arrivare in tempo nonostante i ritardi sulla tabella di marcia del concerto precedente. Mi piazzo subito in prima fila, anche perchè è questo, per me, il vero concerto della serata.
Seguo i Pestilence da diverso tempo. Nonostante il loro genere non sia certo uno dei miei preferiti, il gruppo di Patrick "Patrizio" Mameli mi ha sempre ispirato empatia, forse anche data dal fatto che conosco bene le radici sarde, mai negate, del cantante/chitarrista olandese della band. Patrick ha rimesso in moto i Pestilence dopo diversi anni di oblio e varie reunion con diverse formazioni. La band olandese, a mio parere, è sempre stata una delle colonne del technical death metal, genere dove hanno sempre eccelso gruppi del calibro di Death (gli ultimi lavori) e Cynic. Il set di stasera, oltretutto, risulta particolare in quanto è incentrato sui primi e più grezzi lavori della band a discapito delle loro ultime uscite.

Patrick sale sul palco dell'Alchemica esordendo con un "Pronti siete!" che mi fa abbozzare un sorriso. In platea, oggi, sono presenti i suoi tre cugini sardi (che oltretutto ho avuto il piacere di conoscere. nda); "sangue Mameli", come accenna il platinato cantante. Non sarà la prima volta che Patrick si esprimerà con qualche parola in italiano al pubblico presente in sala... Da questo punto in poi la piccola location bolognese viene messa a ferro e fuoco dalle esecuzioni della band olandese: pogo selvaggio, talvolta anche troppo vista l'invadenza di un elemento che rischia di calpestare la pedaliera di Mameli dopo l'ennesima invasione di palco (il che fa adirare il frontman della band, che minaccia di "uccidere" chiunque riprovi a toccarla. nda). Mai vista un'accoglienza del genere nemmeno con gruppi dalla caratura (almeno di pubblico) più elevata. Le liriche oscure della band si fondono con assoli devastanti, dimostrando come i Pestilence siano davvero un gruppo da prendere con le molle. Brani da "Testimony of the Ancients", "Malleus Malleficarum" e "Consuming impulse" si susseguono in un vortice di devastazione, intervallati dai ringraziamenti del loro leader. Death metal allo stato puro! Soltanto la bellissima "Mind reflections" (la mia preferita. nda) dall'album "Spheres" appartiene alla "nuova era", quella più tecnica e meno brutal. Il set risulta corto, ma difficilmente i presenti dimenticheranno uno show così intenso e reale.
A fine set Patrick, grandissimo professionista, firma autografi e si concede ai fan rimasti per una foto o soltanto due chiacchiere. Ne approfitto per farmi firmare vinili e una locandina con dedica, dove viene scritto un "love Sassari" che non può che farmi piacere.
Piccolo show, ma con grande cuore. Non sono soltanto le grandi band a fare grandi gigs, questo lo ho appurato da diverso tempo. E' troppo presto per definirlo come "il concerto dell'anno", ma sarà difficile batterlo!


Gallery

 
 


Setlist

Malleus Maleficarum / Antropomorphia
Parricide
Subordinate to the Domination
Commandments
Dehydrated
The Secrecies of Horror
Twisted Truth
Land of Tears
Prophetic Revelations
Presence of the Dead
Mind Reflections

Encore:
Out of the Body

Nessun commento:

Posta un commento

Per colpa delle solite zecche che offrono prestiti, mi trovo costretto a visionare ogni commento. Sorry!