7 marzo 2018

Carpenter Brut + Youth Code + Confrontational (Bologna, Zona Roveri 06.03.2018)

Qualche volta ci vuole un concerto "diverso" per far quadrare il cerchio. Chi è avvezzo a leggere queste pagine vedrà che i post sono dedicati per l'80% a musica di tipo rock-metal; poco spazio per altri generi, anche perchè i miei gusti sono tali e difficilmente mi viene voglia di ascoltare qualcosa di completamente diverso. Ogni tanto si fa uno strappo alla regola: musica italiana (nel vero senso del termine. nda), reggae (molto poco), classica, pop ed elettronica. Se oggi il mio culo si trova per l'ennesima volta a Zona Roveri lo è dato dalla presenza dei Confrontational nel bill odierno della location. Come, non sapete chi sono i Confrontational? Poco male, Youtube esiste in fondo per quello. Anche Spotify, se avete deciso di pagare l'abbonamento mensile. Ma spendiamo poche parole sul gruppo di Cagliari, creatura di un certo Massimo Usai. Ormai hanno all'attivo ben tre album, uno più bello dell'altro. E se siete convinti, se non scettici, che io stia esagerando andate velocemente ad ascoltarli, gratis, in fondo al Tubo. Gli altri gruppi presenti in data odierna non li conoscevo (Youth Code) o li conoscevo vagamente, giusto qualche pezzo (Carpenter Brut). Procediamo...

Ancora poca affluenza verso le 21 quando Massimo Usai sale sul palco di Zona Roveri. Chitarra in mano, mixer (o quello che è!), un percussionista spagnolo davanti ad una batteria elettronica e si parte con tanta grinta e passione. I Confrontational ci mettono molta anima e cuore. Il leader e frontman della band ci mette davvero tanto entusiasmo e piano piano conquista una folla che non è venuta per loro (eccetto il sottoscritto!). La Zona Roveri, sciolto il gelo iniziale, ci mette anch'essa tanto di suo e risponde bene alla grinta del man cagliaritano, convincendo anche gli scettici che provano ad ignorare il gruppo "di supporto". Se tanta è la grinta che i Confrontational ci mettono nella loro gig, molto lo è dato dalla qualità dei loro pezzi. - "Sono davvero belli..." - mormora sottovoce qualcuno alla mia sinistra. I Confrontational fanno un grande set, un misto tra pezzi nuovi (Under the killing sun) e vecchi (Like a curse), terminando con una rivisitazione in chiave elettronica di "Boys" di Sabrina Salerno, quasi meglio dell'originale. Applausi, saluti da "Cagliari e Madrid", chiudono il loro set, guadagnandosi diversi nuovi fan in un'ora scarsa. Complimenti ragazzi!

Mi allontano dal palco per guardare indisturbato gli Youth Code. La cantante è una ragazza veramente aggressiva con un cantato quasi in growl. La accompagna un uomo al mixer, che fa da backing vocals in alcuni pezzi (e che indossa una t-shirt dei Ministry. nda). Non posso dire che mi piacciano tanto, anche se il primo impatto è pessimo. Mettendoci un po' di orecchio, inizio a sentire qualche buona influenza nella loro musica proveniente dallo stesso gruppo di Al Jourgensen, NIN, Prong e diversi altri. Forse non è il mio genere, tutto qua, dunque non me la sento proprio di bocciarli in toto. Feroce la ragazza, ad ogni modo!

La Zona Roveri presenta ora una buona affluenza, anche perchè è arrivato il momento dell'headliner della serata: i Carpenter Brut. Sintetizzatori, chitarra heavy, batteria, tante basi di sottofondo e un maxischermo che proietta immagini e slogan di ogni tipo. La ZR diventa una sorta di discoteca, anche se in disco si ha la sfortuna di non ballare musica del genere. Il gruppo synthwave del barbuto francese Franck Hueso, appassionato di metal e molto altro, ci distrugge le orecchie con le sue tastiere e con una drum machine piuttosto ossessiva. Buone melodie, alcune quasi uscite dalle musiche che andavano di moda nei primi anni '80, che vanno a costituire un muro sonoro devastante. Sono indeciso sul fatto che mi piacciano o meno. Chiariamo una cosa: non è una band nel vero senso del termine e le canzoni potrebbero andare benissimo per una colonna sonora di qualche film. Ma dal vivo? Qualche limite, poco da vedere se non tre persone davanti ai loro strumenti, assenza di interazione con il pubblico. Tuttavia la musica è anche questa: forte, aggressiva e fa ballare. Diversi pezzi li avevo già ascoltati sul Tubo: quasi tutti strumentali, pochi quelli con voce pre-registrata come "Beware the beast". Hueso, t-shirt dei Type O'Negative, non spiccica una parola, limitandosi a ringraziare con cenni del capo in segno di approvazione. "Disco Zombi Italia" e la conclusiva "Maniac" (proprio quella di "Flashdance"!) chiudono il set, con un boato dei loro fans. Ci si aspetta un eventuale bis, ma è proprio tutto finito. Mi sono piaciuti? Ni! Qualche volta qualcosa di diverso dal solito non fa poi così male...


Gallery

Confrontational

 
 

 Youth Code

 

 Carpenter Brut



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