30 maggio 2018

Cellar Darling (Mantova, ArciTom 26.05.2018)

Non ho mai amato particolarmente le voci femminili. La mia presenza qui, alla seconda edizione del Milady Metal Fest, è dovuta alla presenza come headliner del festival dei Cellar Darling, gruppo dell'ex Eluveitie, Anna Murphy. La Murphy, dopo la dipartita dalla band svizzera, ha formato un gruppo piuttosto interessante insieme ad altri ex compagni di scuderia come Merlin Sutter (batteria) e Ivo Henzi (guitar & bass), producendo un disco di debutto piuttosto pregevole. Ecco spiegata la mia presenza in quel di Mantova, in un Arci Tom che avevo visitato diversi anni fa per un concerto solista di Tim "Ripper" Owen, ex rincalzo di lusso dei Judas Priest. Location piccola ma non troppa, accogliente ma fin troppo calda visto le temperature alte di questi giorni. Non mi lamento, anche perchè di posti ben peggiori ed improvvisati ne abbiamo visti. L'Arci Tom, nelle sue possibilità, ha una programmazione di tutto rispetto. Ben vengano, come ho sempre ribadito, più location capaci di ospitare piccoli eventi.
L'Affluenza di oggi non è tanto numerosa, forse per i gruppi di nicchia presenti in data odierna. Il Festival in questione è ben organizzato, ma sinceramente non ho visto, a parte i Cellar Darling, altre band che mi siano piaciute. Oltre alle cantanti ovviamente fighe, in alcuni casi semivestite, non ho apprezzato altre qualità. Non me ne vogliano i loro fans più cari ed i loro estimatori. I Cellar Darling, con un cambio di programma delle ultime ore, si esibiscono come penultimi per adempiere a dei loro impegni.
E' facile dunque posizionarsi tra le prime file, proprio davanti ad Anna Murphy e alla sua ghironda. Lo stile dei Cellar mi piace: un po' di Eluveitie, folk, canto femminile e musiche in chiave nordica. La voce di Anna, poi, fa tutto il resto: bella, sensuale, perfetta per quel genere di canzoni.
Il gruppo svizzero esegue quasi tutto l'album di debutto. Si parte con il singolo "Black Moon" e si scende all'interno di una spirale di suoni. Anna Murphy è bravissima, sempre sorridente e con una bellissima voce. Certamente la band non colpisce per come sta sul palco, in quanto la loro presenza scenica è piuttosto minimale e sintetica. Qualche presentazione ai brani di Anna spezzano ogni tanto uno show lineare senza nessun colpo di scena o nessun effetto; niente travestimenti o scenografie, soltanto buona musica. Le loro canzoni hanno un buon impatto in sede live, tra tutte "Avalanche", "Six Days" e la conclusiva "Challenge". Poco più di un'ora basta per convincere gli animi dell'esigua platea: uno show per pochi, ma forse proprio per questo abbastanza suggestivo.
Provo a sentire qualcosa del gruppo conclusivo che chiude il Festival, ma non ne sono affatto colpito. Buoni i Cellar, me li faccio bastare...


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Setlist

Black Moon
Hullaballoo
The Hermit
Avalanche
Six Days
Rebels
Under the Oak Tree...
...High Above These Crowns
Starcrusher
Water
Fire, Wind & Earth
Challenge

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