28 maggio 2018

Skid Row (San Martino di Lupari, La Base 19.05.2018)

Gli Skid Row, lo ammetto, mi lasciano sempre un po' di amaro in bocca! Il motivo? Guardate per un attimo la carriera avuta dai più famigerati Guns n'Roses... Bene, gli Skid erano i loro degni eredi... e non per niente le due band in anni passati sono sempre state accoppiate più volte in tour, segno di un evidente similitudine tra il gruppo di Bolan e quello di Axl.
Gli Skid Row oggi suonano in provincia di Padova, dentro una discoteca nemmeno tanto capiente. La differenza si nota, soprattutto se stiamo parlando di una band il cui disco d'esordio in America è stato uno dei più venduti di tutti i tempi. A che cosa è dovuta questa involuzione, almeno (ma non solo) dal punto di vista della popolarità di una band destinata al più grande dei successi? Le risposte possono essere tante, forse poche. La cacciata dal gruppo del loro frontman storico, Sebastian Bach, può essere una di queste. Dal '99 i fans aspettano una reunion tanto attesa che forse non avverrà mai e che avrebbe potuto cambiare il corso del loro destino. Ma forse agli Skid va bene così! Niente Bach, niente successo planetario, ma forse più tranquillità rispetto ai tempi in cui avevano a che fare con il "pericoloso" singer.
Stiamo iniziando a perdere il conto dei cantanti che si sono succeduti in questa band dopo la dolorosa dipartita di Bach. Archiviato Johnny Solinger, visto in formazione dal sottoscritto a Lucerna, l'uomo del momento, fino ad un successivo ripensamento, sembra essere l'ex DragonForce, ZP Theart. E' figo, gran fisico, bei capelli lucidi ricci e neri... Si, potrebbe essere un buon frontman e uno che non può che suonare glam rock! Devo dire che se la cava anche piuttosto bene con il repertorio degli Skid. Sostituire uno della caratura del buon Sebastian non è certo facile, ma ZP ci mette del suo, regalandoci uno show dignitoso, a tratti nostalgico. Dico ciò perchè la setlist del gruppo è ovviamente incentrata quasi tutta sui primi lavori della band, soprattutto sul mitico primo omonimo album. Non vedere Bach è strano, quando parte una "Piece of me" che tanto hai sentito nella tua cameretta quando eri un ragazzino.
Veniamo comunque allo show. Il gruppo è ancora in forma, soprattutto Rachel, catenella al naso compresa, e Scotti. Dave "Snake" è un po' ingrassato; lo vedo piuttosto bene perchè si trova proprio davanti a me. Gli Skid attaccano con la loro opener storica "Slave to the grind". Bellissima, se non fosse che l'acustica della location non è proprio così perfetta. Un concerto rock in una disco, lasciatemelo dire, è un po' come gli spaghetti con il ketchup! La sala è tonda, delimitata da colonne. Il palco è basso e un po' lontano dal pubblico. Strana scelta come posto per gli Skid, ma dobbiamo accontentarci. Ad ogni modo niente da dire, o quasi, sull'organizzazione dell'evento. L'affluenza è buona ed il calore dei fans si fa sentire spesso ad incitare la band del New Jersey. Del resto, provate a stare fermi con pezzi come "Sweet little sister", "18 and life", "Makin' a mess" o "Rattlesnake shake". Ognuno di essi è stata una potenziale ed effettiva hit di successo. Bolan, come suo solito, canta "Psycho therapy" dei Ramones e se non fosse perchè si mettono a giochicchiare con le chitarre su "Monkey business", lo show sarebbe piuttosto corto. Dopo un escursus sui primi album, chiudono con "I remember you" e la bellissima "Youth gone wild", immancabile closer di ogni loro set.
Sarò sincero: lo show visto alcuni anni fa mi era piaciuto decisamente di più! Gli Skid ce la mettono tutta, ma sembra che in alcuni momenti eseguano solo il loro compitino, anche un po' svogliati. O forse è solo una mia impressione, data dalla mia delusione sulle aspettative mai esaudite nei loro confronti. Peccato per la mancanza di "In a darkened room" in setlist, oltre a quella cronica di "Midnight/Tornado". però non posso certo lamentarmi visto che i pezzi classici erano tutti presenti. Avrei gradito anche qualche song da "Subhuman race", album a dir poco sottovalutato dalla band stessa.
Gli Skid Row sono una grande band, è giusto ricordarlo. Ma io nella reunion ci credo ancora. Speriamo bene...

P.S: La foto a fine concerto con dietro il pubblico potevano pure farla, comunque!


Gallery


 


Setlist

Slave to the Grind
Sweet Little Sister
Piece of Me
Livin' on a Chain Gang
Big Guns
18 and Life
Makin' a Mess
Rattlesnake Shake
Psycho Therapy (Ramones cover)
Quicksand Jesus
Monkey Business

Encore:
I Remember You
We Are the Damned
Get the Fuck Out
Youth Gone Wild

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