2 luglio 2018

Rock the Castle - Day 2 (Villafranca di Verona, Castello Scaligero 30.06.2018)

Non spenderò una parola in più riguardo la location, che ho già trattato un'infinità di volte. Villafranca di Verona è sempre magica! Quest'anno l'amministrazione comunale e tutte le agenzie che ci girano intorno ci hanno regalato un nuovo rock-metal festival all'interno del loro incredibile castello. La prima giornata dei Carcass e degli At the Gates, l'ho saltata, peccato! La seconda era uno di quegli eventi che non devi proprio perdere: una giornata all'insegna del thrash metal, con un bill comprendente band importanti del genere. Difficile mettere tutti insieme gruppi di questa caratura, soprattutto in questi ultimi anni. Tanto di cappello va a chi ha organizzato il festival dove, a parte alcuni piccoli particolari, l'organizzazione è stata impeccabile.
Ho fatto una corsa per arrivare puntuale al Meet & greet dei Testament per nulla! Il M&G è stato annullato... e io non ho avuto la possibilità di farmi una foto con Chuck Billy. Cominciamo bene! Non mi interessano molto questo tipo di eventi, ma una volta che ero là, farlo gratis e a cifre non improponibili non sarebbe stato affatto male. In compenso sono riuscito a fare quello con gli Exodus, il secondo che suscitava in me un qualche interesse.
Il caldo inizia a farsi sentire (35°C), in un'estate che finora si è fatta sentire poco (per mia fortuna. nda). Non siamo a livelli di Rho e del Big4 di diversi anni fa, ma il sole inizia a picchiare sopra una moltitudine di persone vestite di nero senza alcuna pietà. Seguo con poco interesse il set dei Destruction: chi mi conosce sa che non ho alcun tipo di empatia verso di loro. Li ho già visti altre volte, mai che mi abbiano impressionato. Ne approfitto dunque per esplorare l'area del festival: ottimi i tracks con lo street food, birra a 5€ e un numero di bagni chimici abbastanza eloquente. Il merchandising non è un granché, ma su questo posso sorvolare.
Dopo il M&G con gli Exodus, mi avvicino per vedere i Sodom. Sarò una mosca bianca, ma sono uno dei pochi metalhead che non ha in adorazione il gruppo tedesco. Importanti, storici... tutto quello che volete! Non mi hanno fatto mai impazzire. La loro prova è buona, così come la risposta del pubblico per il loro set. Vedere classici come "The Saw is the law" o "Sodomy and lust" mi ha fatto piacere, anche perchè difficilmente avrei pagato per un loro concerto da headliner. Chiariamo: set impeccabile, corto, ma tutt'altro che trascinante.
Iniziamo a far sul serio quando salgono sul palco gli Exodus, con un Steve "Zetro" Souza di nuovo alla voce. Lo aspettavo! I cari, vecchi 'Dus non deludono, anche perchè adoro tutti i loro classici. Davanti ad un logo enorme molto colorato, i thrashers di Frisco sparano rumore sulla folla. "Bonded by blood", "A lesson in violence", "Blacklist" e la mia favorita "The Toxic Wallz", oltre a molto altro, non possono essere ignorate, soprattutto se cantate da un Zetro non fisicamente in forma ma con una voce che è ancora incisiva con la sua timbrica inconfondibile. Promossi!
La scenografia cambia completamente in presenza dei Testament. Il gruppo di Chuck Billy ultimamente è molto presente in Italia. La loro fantasia nel cambiare le setlist non è mai comunque elevata: oltre al ripescaggio di "Low" non si va molto oltre. I Testament sono uno di quei pochi gruppi, seguiti dai Kreator, che prediligono eseguire materiale recente rispetto ai vecchi classici del passato. Valli a capire! Chuck e soci rimangono sempre e solo una grande band! Gli assoli di Skolnick sono una garanzia, come la loro attitudine violenta, almeno dal punto di vista sonoro. Indimenticabili, oltretutto, sono gli "assoli" suonati sull'asta del microfono dallo stesso Chuck. "Practice what you preach" è preceduta da un ricordo di Vinnie Paul, batterista storico dei Pantera deceduto qualche giorno fa. Un lungo, grande applauso accompagna le parole del corpulento singer. Lo show si chiude con la solita "Disciples of the watch", non prima di averci spaccato le orecchie con una "Into the pit" e "The new order" appartenenti al passato. Fa sempre piacere vederli dal vivo, essendo una di quelle band a cui sono particolarmente affezionato dalla mia infanzia.
Arriviamo così ai Megadeth: scenografia minima, con il solo, gigantesco logo argentato sullo sfondo e qualche fila di Marshall ai lati della batteria. Mustaine è sempre di poche parole, ma in compenso ci regala una sfilza di song favolose. Oltre alle solite "Trust", "Symphony..." e "Hangar 18", con cui aprono lo show, ritroviamo "The Conjuring" dopo diverso tempo, "Wake up dead" insieme ad una immancabile "In my darkest hour". Soltanto due canzoni dal loro ultimo album. In compenso i primi, grandi album sono ben presenti: da "Rust in peace" troviamo anche "Tornado of souls", "Poison was the cure", "Dawn patrol", basso e batteria con la voce di Mustaine registrata, e "Take no prisoners". Le vere sorprese sono due: "My last words", finalmente dopo tantissimo tempo, e "Mechanix", prima delle conclusive "Peace sells" e "Holywars".  - "Do you know this song?" - chiede Dave prima di eseguire "A Tout le monde"... Il pubblico conosce tutte le canzoni. Il pubblico adora i Megadeth!
Devo dire che, a parte la solita, incostante voce di Dave, i Megadeth si sono dati da fare. Kiko è sempre più presente, soprattutto quando durante gli assoli si pone davanti al suo pubblico, con un Mustaine volontariamente messo in disparte sullo sfondo del set. Ellefson è sempre una garanzia, soprattutto nel dare manforte con le backing vocals al buon Dave.
Poco più di un'ora e mezza, una scaletta soddisfacente e tutti a casa! Si chiude la seconda giornata del festival, un successo su tutti i fronti! Domani mi aspettano gli "A Perfect Circle" di un certo Maynard James Keenan. Non posso chiedere di più!

Gallery

Destruction



Sodom


Exodus



Testament



Megadeth





Setlist Megadeth

Hangar 18
Threat Is Real
The Conjuring
Wake Up Dead
In My Darkest Hour
Sweating Bullets
She-Wolf
Dawn Patrol
Poison Was The Cure
Tornado Of Souls
Trust
My Last Words
A Tout Le Monde
Take No Prisoners
Symphony Of Destruction
Dystopia
The Mechanix
Peace Sells
Holy Wars…The Punishment Due

Setlist Testament

Brotherhood of the Snake
Rise Up
More Than Meets the Eye
The Pale King
The Preacher
Low
Stronghold
Practice What You Preach
Into the Pit
The New Order
Disciples of the Watch

Setlist Exodus

Funeral Hymn (partial)
Blood In, Blood Out
Deliver Us to Evil
And Then There Were None
Parasite
A Lesson in Violence
Blacklist
Bonded by Blood
The Toxic Waltz
Strike of the Beast

Setlist Sodom

My Atonement / The Conqueror medley
Sodomy and Lust
Christ Passion
Outbreak of Evil
The Saw Is the Law


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