12 maggio 2019

Rotting Christ + Mortuary Drape (Verona, Pika Future Club 10.05.2019)

Devo constatare che i Rotting Christ, band black metal proveniente dalla Grecia, stanno diventando uno dei mie gruppi favoriti! E' vero che l'ultimo album non ha portato niente di nuovo nella sostanziosa discografia della band di Sakis & Co., ma è pur sempre un prodotto pregevole, ricco di quelle sonorità che hanno reso la band una delle più quotate del genere, scena scandinava permettendo. Una trasferta a Verona, in un Pike Future Club che non è altro che una (ex?) discoteca con un palco modesto, o forse un night club riadattato per fare concerti, era dunque d'obbligo, anche perchè vi erano di spalla nientepopodimeno che i Mortuary Drape, storica black metal band piemontese riconosciuta come patrimonio metal nazionale, almeno per i metalhead di tutta la penisola. La location, dopo una prima diffidenza, mi risulta gradita, decisamente adatta per gig non impegnative e piuttosto modeste.
Dopo i primi gruppi in cartellone, i Mortuary Drape salgono sul palco del Pika Club. Facepainting, saio con cappuccio, dotati di un leggio posto davanti al cantante della band, eseguono il loro storico album "All the witches dance" del 1984, più una serie di pezzi del loro storico repertorio. Notevoli, anche se non è certo il black che preferisco. Il set dei MD è ben acclamato dalla folla, non certo numerosa ma accogliente, forse proporzionata per una serata fredda dentro la settimana nella città veneta.
La mia attenzione è tutta sui Rotting Christ! Praticamente nessuna scenografia accompagna la band sul palco, soltanto tanta energia, già dalla nuova opener "Hallowed be thy name" tratta dal nuovo album "The Heretics". I RC hanno un sound perfetto, con chitarre pulite dove puoi sentire ogni singola nota. Il loro black è piuttosto atmosferico, ricco di suoni campionati, accompagnato dalle urla di Sakis che lo rendono epico ma allo stesso tempo selvaggio. Adoro i pezzi degli ultimi due album, ma i loro vecchi classici non sono da meno. Da "... Kyrie" alla cover "Societas Satanas", fino a "Grandis Spiritus Diavolos", le loro tematiche spaziano dalla morte alla mitologia greca, dalla guerra fino a LUI! L'unico rammarico di un set perfetto è soltanto la sua durata: la scaletta è stata senza alcun dubbio tagliata, vista l'assenza di qualche pezzo importante. Non commento: il fatto di abitare in uno stato del genere ci porta ad essere abituati a queste mancanze. Quando arriva "Non serviam" in chiusura, sembra che manchi qualcosa. I fan aspettano invano i bis, che purtroppo non arriveranno mai.
I Rotting Christ rafforzano la loro importanza ai miei occhi con questa performance assoluta. Tra qualche mese, nel prossimo autunno, sarà bello ritrovarli nella vicina Bologna, questa volta di spalla ai Moonspell.


Setlist Rotting Christ

Hallowed Be Thy Name
Kata ton Demona Eautou
Fire, God and Fear
Elthe Kyrie
Apage Satana
Dies Irae
The Forest of N'Gai
Societas Satanas (Thou Art Lord cover)
In Yumen-Xibalba
Grandis Spiritus Diavolos
Gloria de Domino Inferni
The Sign of Evil Existence
Non Serviam

Setlist Mortuary Drape

All the Witches Dance
My Soul
Primordial
Astral Bewitchment
Funeral Chant
Larve
Tregenda (Dance in Shroud)
13th Way
Intro (Chain)
Medium Mortem
Occult Abyss

Encore:
Nightmare Be Thy Name (Mercyful Fate cover)
Mother
Crepuscolar Whisper
Moon
Zombie
Vengeance From Beyond

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