8 giugno 2019

Gli Atroci (Medicina, Parco delle Mondine 07.06.2019)

"Pensavate che oggi ci fosse la cover band, vero?". L'ammonimento del Profeta è quasi una sentenza. Chi si aspettava una sozza band che facesse solo volgari copie delle canzoni di qualcun altro, è stato avvisato. Diffidate, dunque, da chi non diffonde la vera legge del Metallo. Diffidate da chi ha il capello corto, perchè senza alcun dubbio, potrebbe essere una spia dei truzzi, o ancor peggio, dei trappisti!

Vi siete calati ancora una volta nello strampalato universo de Gli Atroci? Io si, per la seconda volta, a distanza di un anno. Nel Parco delle Mondine, in un bell'oasi verde dentro la cittadina di Medicina, provincia di Bologna, Gli Atroci hanno potuto stressare un buon pubblico all'interno della rassegna denominata Medicina Rock Festival. Non so quanti di loro conoscano il gruppo, in verità, ma la partecipazione era piuttosto buona, segno che in tutti questi anni questa band di dementi è riuscita a riscuotere una visibilità eccellente e a radunare vicino a sé parecchi fan. Perchè in fondo, anche se sono di genere demenziale, le canzoni degli Atroci sono puramente metal (o meglio, Metallo!)... e dove c'è Metallo, c'è SEGA, come ben apostrofa il Profeta!

Ok! Partiamo da una sagra/rassegna interessante, anche se, come in ogni sagra organizzata da sagra, la coda per mangiare è sempre chilometrica; oltretutto, dopo una lunga attesa, ti sbagliano pure il panino. Lasciamo stare! Siamo qui per vedere la band bolognese costituita da, oltre al profeta, l'orco cattivo, il nano Merlino, l'oscuro alchimista, il boia malefico e la bestia assatanata. Il loro show, come sempre, è un puro concentrato di demenza e canzoni metal, tutto incentrato su quel vasto mondo che si chiama heavy metal. Dunque vai con "Curati la gotta", "Volevo un taglio semplice", "Peppino l'usuraio", "Il muro", "I dieci metallamenti" e tante altre. Tra battute del profeta, sketch vari e wall of death (su "Radiazioni nucleari") la serata si passa in allegria, all'insegna del non sense e del puro metal. E dopo "Grande pennellen" e "I tuoi amici Atroci" un po' già mi mancano, anche perchè vedere band così affiatate dal vivo è raro. Altro da dire? No.
La recensione è finita, andate in pace!

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