20 giugno 2019

Papa Roach (Bologna, Estragon 18.06.2019)

I Papa Roach mi piacciono! Lo si può capire dal fatto che in tutto questo tempo li ho visti parecchie volte, anche se a cadenza di diversi anni tra un concerto e un altro. Che cosa mi attira di una band del genere, posta in bilico tra nu metal, rock alternativo e cloni dei ben più famosi 30 Seconds to Mars? Non lo so, anche se forse l'energia posta in ogni loro show mi ha sempre colpito positivamente. Oltretutto i loro dischi, pur diversi tra di loro, non mi hanno mai deluso, anche se in alcuni casi, come ad esempio nelle loro ultima prova, sono rimasto piuttosto scettico.
Il gruppo di Jacoby comunque è sempre cresciuto, soprattutto in popolarità, tanto che lo scorso anno hanno registrato un sold out all'Alcatraz di Milano. La data bolognese del 2019, invece, è stata spostata dal BOtanique fino al più capiente Estragon, segno che i consensi raccolti da questa band nel tempo sono alquanto cresciuti.

L'inizio di questo concerto è piuttosto spiazzante. Ad aprire la serata sono tali ROS, band di tre elementi capitanata da una ragazzina con i capelli rossi ed una chitarra. Cantano in italiano, con testi davvero orribili, e sembrano la versione baby dei Prozac +, o quasi. La voce della ragazzina è insopportabile. Le battute dopo ogni canzone pure! Non voglio denigrare la loro prova, anche perchè ce la mettono tutta per piacere ad un pubblico di genere aperto come quello che ormai presiede i concerti dei Papa Roach, ma l'effetto è davvero imbarazzante. Se questo è il nuovo rock italiano, uscito da qualche talent show televisivo (X-Factor. Grazie Agnelli! nda), siamo fritti! Nemmeno un accenno ad un noto pezzo dei RATM ("Killing in the name of". nda) me li rende simpatici. Scelta piuttosto discutibile!
I Papa Roach, invece, sono sempre un'autentica forza della natura! Jacoby, cresta bionda, camicia in fiamme e tatuato fino alle ossa, non si ferma un attimo e snocciola uno dietro l'altro pezzi vecchi e nuovi del repertorio della band. Il mosh è feroce, anche al loro cospetto ne ho visti di peggiori. La scelta stilistica a cui ho accennato prima, dal vivo, si azzera grazie alla grinta del combo statunitense. I pezzi nuovi, anche se decisamente leggeri e in stile 30STM, non stonano nell'insieme, nonostante una "Elevate" sia alquanto imbarazzante. Basta però una "Getting away with murder" per mettere il mio cuore in pace.
Ok! Sono entrato ufficialmente in modalità Papa Roach! "Forever" e "Scars" sono piuttosto classiche, ma mi ricordano quella sporca metal rap band che ho imparato a rispettare nel corso di ogni loro show a cui ho potuto assistere. "To be loved" chiude il set principale... ma il grosso deve ancora venire.
Per una volta, "Last resort" non chiude il loro show. Il pezzo di punta della band è sempre il più gettonato... tanto che la solita afa che si trova ultimamente all'interno dell'Estragon inizia ad essere insopportabile. Momento di commozione, quando Jacoby parte con un discorso pro-life. Spuntano fuori i nomi dei soliti compianti Chester Bennigton, Chris Cornell e della nuova new entry di una triste classifica che è riapparsa in questi ultimi anni: quello di Keith Flynt dei Prodigy. La band esegue e gli dedica la bellissima "Firestarter".
In un'ora e mezza è tutto finito! "Born for greatness" chiude un grandissimo show, dando la palma ai Papa Roach di gruppo più devastante dell'anno.
In attesa degli Slayer, ovviamente!


Setlist

Who Do You Trust?
Dead Cell
Help
Getting Away With Murder
Renegade Music
Between Angels And Insects
Elevate
Not the Only One
Traumatic
Forever
Scars
Falling Apart
Feel Like Home
...To Be Loved

Encore:
Last Resort
Firestarter (The Prodigy cover)
Born for Greatness


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