4 luglio 2019

Bologna Sonic Park - Slipknot and more (Bologna, Arena Parco Nord 27.06.2019)

Innanzitutto, occorre fare una importante precisazione: ieri a Bologna non è morto nessuno, nonostante ci fossero tutte le premesse perchè ci fosse un'ecatombe di massa. Le temperature alte di questi giorni avrebbero potuto mandare al creatore (Odino) la maggior parte dei metallari presenti al nuovo festival italiano denominato come Bologna Sonic Park, localizzato nella rediviva Arena Parco Nord (conosciuta anche come Arena Joe Strummer), alle porte del capoluogo di regione emiliano. Si sa, comunque, che nemmeno una calda estate può sconfiggere un coriaceo "defender of the faith" quando si tratta di assistere i suoi beniamini, anche se una stagione del genere può nuocere gravemente alla sua salute. I figli di Odino sono uomini legati alle terre del nord, gelide ed inospitali, dove si può ascoltare black metal, viking metal e, ogni tanto, glam rock, ma giusto per rimorchiare qualche ragazza! La presenza degli Slipknot nel bill non poteva che essere accolta se non con una discreta affluenza (ventimila persone. nda), in quello che sarà, fino ad ora, il concerto più bollente dell'estate, nel vero senso del termine.

Ho dovuto cambiarmi in fretta e furia dopo una mattina di lavoro per arrivare in tempo all'esibizione dei Corrosion of Conformity di Pepper Keenan. Il termometro in autostrada segna 40°C, il parcheggio, davanti all'arena, costa 10 euro (alla faccia dei 5-6 euro di qualche anno fa! nda), ma ho fretta e non posso permettermi di perdere tempo! L'entrata nella location non è stata così facile, anche perchè le forze dell'ordine l'hanno rallentata proprio a 10 minuti dall'inizio della suddetta band, per non so quale motivo. Riesco comunque a trovarmi dentro al pit (o Prato 1) proprio quando la band sale sul palco del BSP, in un luogo inondato da un sole cocente con temperature che sfidano la follia. A proposito: mi sono perso la band precedente, gli Eluveitie, e ciò non può che crearmi rammarico. Tuttavia ho sempre saputo che non avrei mai fatto in tempo a vedere la loro esibizione di 25 minuti. Sarà per un'altra volta...
Pepper e soci sono davanti ad un'arena infuocata, ma nonostante tutto vanno avanti spediti con la loro esibizione. Non è facile suonare con una temperatura simile, soprattutto se ti trovi in faccia un sole che sembra uscito fuori da un'esplosione nucleare. I COC ci mettono impegno, suonando qualche pezzo dal loro "Deliverance", oltre alla bellissima "Vote with a bullet", ma sarebbe stato meglio per tutti trovarci davanti a loro in un piccolo locale, al buio, dove avrebbero reso sicuramente in modo differente. Sono stato fortunato a trovarmi loro e non quella ciofeca dei Trivium, ma la loro esibizione risulta, nel contesto, soltanto un piccolo antipasto. Buon show, anche se per assistere alla loro performance ho dovuto passeggiare per il pit in cerca di un minimo di refrigerio, perchè restare fermo era impensabile.

Inizia così un lungo pomeriggio dentro un calderone bollente dove le zone d'ombra sono praticamente assenti e piuttosto rare, con l'unico imperativo della giornata: sopravvivere fino al calar del sole e all'esibizione dei tanto attesi headliner! Intanto un giro della location è d'obbligo, tra bar che servono quasi solo birra, bagni chimici, zone del merchandising e zone dedicate alla distribuzione gratis di acqua, prese letteralmente d'assalto dalla folla per tutta la durata del festival. Non siamo a livelli esteri, ma la buona volontà di fare qualcosa di simile è presente. Le code, per fare qualsiasi cosa, sono sempre lunghe, soprattutto tra un gruppo e l'altro. Approfitto dunque della presenza dei Lacuna Coil per prenderla decisamente più comoda.

Riguardo al gruppo di Cristina Scabbia, devo constatare che ormai non mi interessano più! Non li ho mai amati, diciamo come stanno le cose, ma oggi non mi sono affatto piaciuti, non me ne vogliano i loro fan! Cristina mi sembra sempre più un personaggio uscito da qualche reality (appunto!), più simile ad un DJ da intrattenimento che una cantante metal. Fare il battimanine, cercare il consenso della folla tramite coretti o altri sotterfugi degni del "migliore" Ringo di Radio Virgin mi lascia alquanto perplesso. Oltretutto, anche dal punto di vista musicale, mi annoia vedere la solita formula voce femminile-growl maschile che ormai hanno sdoganato diverse band pseudo-metal come gli Amaranthe, qui naturalmente in forma anche peggiore. In loro favore ho però potuto constatare che, nonostante il caldo, la band si è presentata sul palco con tanto di make up e costumi originali... e questo gli fa onore! Cristina, in abito rosso e trecce, è sempre comunque una grande gn... cantante, anche se oggi non era (giustamente) nella sua forma migliore. Ricorderò solo una cosa della loro performance: una "Highway to hell" cantata solo voce dall'impareggiabile Cristina!

Intanto la giusta miscela di birra, acqua e coca zero gratis riescono a farci andare avanti ad oltranza, sperando che il fisico, ormai non più così giovane, regga! I prossimi sono gli inossidabili Testament.
Non posso perdermi il solito Chuck Billy che fa gli assoli sopra la sua asta del microfono, sorridendo ad un pubblico sempre più provato dalle temperature da altoforno. I Testament fanno il loro solito show, quasi da copione. Undici pezzi pesanti, con una setlist forse tagliata da un affaticato frontman. Oltre a pezzi relativamente nuovi, diventati ormai dei cavalli di battaglia della band (vedi "Low"), sono presenti i soliti classici come "Into the pit" e "Over the wall", che non ci stancheremo certo di ascoltare in ogni loro show. La presenza di "Electric crown" è comunque la mia soddisfazione personale della giornata, tanto amo quella canzone. I Testament si amano a prescindere, anche se non ti suonano "Disciples..." o "Practice...". Va bene così. anche perchè inizia a vedersi un po' di vero trasporto in mezzo alla folla.

Altra pausa per rifocillarsi, prima del concerto degli Amon Amarth. Non tra i miei favoriti, ad ogni modo la loro presenza infiamma il festival, soprattutto per l'utilizzo di fiammate esagerato nel loro set, anche se non possono certo competere con un'altra band tedesca che non nominerò nemmeno. Gli Amon Amarth fanno un grande show, anche per merito delle loro coreografie vichinghe e la loro attitudine metal. La batteria, come in ogni loro set, è montata sopra un enorme elmo vichingo. Le fiamme sparate obliquamente sopra le prime file rendono comunque ancora più incandescente un'atmosfera piuttosto calda, non certo in senso figurato. Bella setlist, incentrata soprattutto sui pezzi principali della band e tre di essi dal nuovo album.

Finalmente scende la sera, anche se non c'è motivo per rimettersi la t-shirt addosso. La temperatura è ancora elevata (il suolo emana calore accumulato durante tutta la giornata. nda), ma almeno non si ha più il sole sopra la testa. Lo stage degli Slipknot presenta le solite passerelle che collegano le due piattaforme comprendenti le percussioni e tutta una serie di monitor presenti praticamente su ogni elemento del set. Il tutto è piuttosto suggestivo, soprattutto quando le luci del set si spengono. Come in ogni concerto della band dell'Iowa, non mancano le tute, le maschere e tutta una serie di sorprese legate alla loro ormai nota figura. Corey indossa la maschera nuova e come sempre si rivolge al pubblico con complimenti, frasi elementari in italiano e le solite bestemmie, sempre in lingua italica. Nonostante il caldo della giornata, la folla non si tira indietro nel solito, consueto, ferocissimo mosh. Le prime canzoni sono letteralmente devastanti, anche se verso la metà del set la forza del mosh perde decisamente di consistenza. La stanchezza inizia a farsi sentire, ma gli Slipknot sono sempre una forza! Corey Taylor, uno dei più grandi frontman in circolazione, è magnifico, ma in alcuni punti mi sembra un po' giù di tono. Sarà il fatto che indossa inizialmente una tuta piuttosto pesante? Non importa, anche perchè un concerto con opener come "People=shit" non può essere preso alla leggera. La setlist è piuttosto omogenea, comprendente i soliti cavalli di battaglia, ma anche la nuova "Unsainted" e il singolo "All out life". Manca "Wait and bleed", lo so, ma sarebbe anche ora che inizino a fare qualche scelta importante e coraggiosa, visto che la loro discografia risulta ormai sempre più consistente. "Spit" e "Surfacing" chiudono le ostilità... e finalmente la folla può tirare un sospiro di sollievo.
Gli Slipknot, in nuova formazione comprendente anche una misteriosa figura incappucciata che si aggira durante il set senza suonare niente, hanno tenuto un grande show, nonostante una giornata fuori dal comune. Un nuovo album è imminente, segno che il combo si è ripreso dopo una pausa importante. Aspettiamo un altro tour e un altro giro di boa, che li vedrà ancora una volta protagonisti nei palchi di tutto il mondo.


Setlist Slipknot

(515)
People = Shit
(sic)
Get This
Unsainted
Disasterpiece
Before I Forget
The Heretic Anthem
Psychosocial
The Devil in I
Prosthetics
Vermilion
Custer
Sulfur
All Out Life
Duality

Encore:
Spit It Out
Surfacing

Setlist Amon Amarth

The Pursuit of Vikings
Deceiver of the Gods
First Kill
The Way of Vikings
Asator
Crack the Sky
As Loke Falls
Legend of a Banished Man
Death in Fire
Shield Wall
Raven's Flight
Guardians of Asgaard
Raise Your Horns
Twilight of the Thunder God

Setlist Testament

Brotherhood of the Snake
The Pale King
More Than Meets the Eye
D.N.R. (Do Not Resuscitate)
Eyes of Wrath
Legions of the Dead
Low
Into the Pit
Electric Crown
Over the Wall
The Formation of Damnation

Setlist Lacuna Coil

Our Truth
Die & Rise
Trip the Darkness
Blood, Tears, Dust
My Demons
The House of Shame
Enjoy the Silence (Depeche Mode cover)
Heaven's a Lie

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