27 luglio 2019

Luppolo in Rock - Day 3 (Cremona, Parco ex Colonie Padane 12.07.2019)

Il Luppolo in Rock di Cremona è un piccolo festival giunto alla seconda edizione, segno che l'interesse musicale, anche da quelle parti, si mantiene vivo o tuttalpiù esiste qualcuno che cerca di mantenerlo tale. Sono andato pochissime volte in provincia di Cremona, quasi sempre di passaggio, ragion per cui questa trasferta metal, intrapresa oltretutto con dei nuovi compagni di viaggio conosciuti su internet, risulta essere uno delle migliori esperienze di quest'anno, non solo in campo concertistico. Il festival in questione si tiene dentro un parco, o meglio all'interno del cortile di una struttura ivi presente. La location non è molto grande, ma è proprio l'ideale per tenere concerti di media affluenza. Tutto sembra organizzato piuttosto bene, anche se ovviamente non andiamo a ragionare sui numeri del Firenze Rocks o il Rock the Castle.
Una delle caratteristiche vincenti di questa edizione è stata anche quella di organizzare un meet & greet con le band alla modica cifra (totale) di 10 euro, cosa però che mi ha lasciato alquanto perplesso visto che il numero era limitato a 40 persone, ma noi eravamo sicuramente di meno. Perchè i fan non ne hanno approfittato, visto che io stesso ho fatto i biglietti il giorno prima? Mistero. I meets sono comunque stati favolosi, grazie anche alla piena disponibilità delle band in questione. Finalmente un meet tranquillo ed ordinato, alla faccia di quelli in italian style del Rock the Castle (mi riferisco alla folla, non all'organizzazione).
Un'altra caratteristica positiva della location è stata l'allestimento all'ingresso di una zona food & drink, oltre alla presenza di vari stand di natura metal (vestiti, cd, vinili etc.). Da 10 lo stand di carne argentina, con churrasco, salamella e grigliate di natura varia. Adoro lo street food!
Dopo una premessa del genere, non dimentichiamo comunque che la parte importante del festival è sempre e sola una: la musica. Vediamo come è andata la giornata...
Appena arrivato ho potuto fare il meet con i Flotsam & Jetsam, prima band che ho anche potuto vedere sul palco del festival. L'affluenza all'interno del parco intanto va ad incrementarsi con il passare del tempo, cosa che mi ha permesso di rimanere in prima fila stabile per gli ultimi due gruppi, i più importanti. Riguardo ai Flotsam, li avevo già visti questo inverno di supporto agli Overkill. Non sono un loro grande fan come avevo già detto, ma il rispetto per loro e la loro carriera è massima. Buono show, anche se rendono decisamente meglio in un piccolo club, a luci spente.
Non è nemmeno finito il loro set che inizia subito il meet con Armored Saint e Metal Church. Non male farsi qualche foto con artisti del calibro di John Bush, Joey Vera o Mike Howe, in tutta tranquillità. La mia attesa, se vogliamo dirlo, è tutta per lo show dei Saints, con tutto il rispetto per i Metal Church. Prima fila, non poteva essere altrimenti, quando John Bush e soci salgono sul palco e attaccano "Raising fear". Rivedere i Saints a distanza di poco è proprio ironico: li ho aspettati una vita, ora mi si presenta di rivederli a distanza di non molto tempo. Capita... Quel grande musicista che prende il nome di John Bush è come sempre fantastico! Uno dei più grandi cantanti del rock, a mio modesto parere. Il pubblico ci mette poco a scaldarsi, anche perchè il loro show è un best di tutta una loro carriera. Canzoni fantastiche, con una chicca in più: una "Undergods" che manca da più di trent'anni in scaletta! I concerti dei Saints sono magnifici, anche perchè, non dimentichiamolo, sono dei grandissimi musicisti. Bush, in camicia rossa e pantaloni scuri, suda sotto i riflettori ma non perde un colpo. Il loro show si chiude con pezzi del calibro di "Reign of fire", "Wind hands down" e il loro inno "March of the saints". Difficile chiedere di più da una band così...
I Metal Church chiudono questa serata del Luppolo in Rock. Volevo vedere a tutti i costi la band americana, soprattutto dopo il rientro in formazione di uno dei loro cantanti più rappresentativi: Mike Howe. Il buon Mike non delude è da nuova linfa alla band di Kurdf Vanderhoff, unico membro ormai presente dagli inizi di questa storica band. Buon power metal, anche perchè il loro set, come quello dei Saints, è un revival di tutta la loro storia. Tra nuovi album e vecchi, oltre a quelli dove naturalmente era presente il buon Howe in passato, i Church offrono una prova convincente. Tanta nostalgia, soprattutto in quei vecchi metalheads presente oggi, ma non si può ignorare come la musica di oggi sia orfana di questi giganti sacri. "Beyond the black", "In mourning" e altri pezzi non possono essere ignorati, come la conclusiva "Fake healer" da "Blessing the disguise".
Un concerto imperdibile, forse uno dei migliori dell'anno. Tanti complimenti a questa rassegna metal cremonese, che di anno in anno sta crescendo di importanza.
Il metal a chi ama il metal!


Setlist Metal Church

Damned If You Do
Needle and Suture
Badlands
Gods of Second Chance
Date with Poverty
Start the Fire
No Friend of Mine
Watch the Children Pray
The Black Things
Beyond the Black
By the Numbers

Encore:
In Mourning
Fake Healer

Setlist Armored Saints

Raising Fear
Can U Deliver
Creepy Feelings
Last Train Home
Underdogs (first time since 1987)
For the Sake of Heaviness
Seducer
Left Hook From Right Field
Reign of Fire
Win Hands Down
Nervous Man
March of the Saint



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