Aspettavo già da qualche mese l'occasione di vedere i Messa dal vivo! La band doom metal veneta mi ha incuriosito subito, precisamente da quando ho potuto vedere la cover del loro secondo disco, Belfry. Per chi non lo sapesse, ritrae una foto in bianco e nero del famoso campanile dentro il lago di Curon, in Val Venosta: una figura terribilmente suggestiva ma alquanto affascinante, oltre ad essere una metà turistica tra le più visitate ogni anno in Trentino Alto-Adige. Dal punto di vista musicale posso affermare che sono stati una sorpresa ancor più grande, tanto da poterli definire come una delle migliori metal band del nostro territorio ancora in attività.
Il loro tour post Covid si dipana per tutta l'Europa occidentale. Alcune date, fortunatamente, si trovano proprio nella mia zona, con una al piccolo ma sempre vivo Freakout di Bologna. La location, si sa, non è certo enorme ma l'afflusso di gente oggi è ragguardevole. Il locale è pieno! Le mascherine, al contrario della scorsa settimana per lo show di Geoff Tate all'Alchemica, ci sono e non ci sono. Le restrizioni piano piano vanno ad essere ignorate, tanto da ritornare in un certo modo ad una forma di "normalità" pre-virus.
Mi perdo il primo gruppo, i bolognesi Slow Order, e vado a seguire direttamente i protagonisti dello show, in prima fila. I Messa hanno inciso tre dischi davvero notevoli. Dal vivo, adesso lo posso affermare, hanno un sound piuttosto accattivante che ricalca quello dei loro LP. Sono molto suggestivi, grazie anche alle doti vocali della cantante Sara Bianchin, una chitarra e un basso sempre in prima linea e a un drumming possente.
Lo show dura poco più di un'ora, con nel mezzo un unico bis. Il merchandising, piuttosto ricco, è preso d'assalto (anche dal sottoscritto). Spero davvero che questa band abbia una carriera longeva, data la loro caratura che li porta tra le migliori del metal nostrano.
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