8 luglio 2022

Iron Maiden (Bologna, Arena Parco Nord 07.07.2022) ANNULLATO

Il concerto nun sà da fare! Dopo due anni di attesa causa Covid, finalmente la data degli Iron Maiden a Bologna stava quasi per essere recuperata…
Si, perché oltre alla pandemia, ci voleva anche la sapiente e professionale mano dell'uomo, o meglio dell'organizzazione, per poterla annullare nuovamente. Ma andiamo in ordine e passiamo ai fatti.

Non dovevo presenziare a questo concerto, visto che la setlist era quella di qualche anno fa al Firenze Rocks (se non vogliamo tener conto delle prime tre song di Senjutsu, loro ultimo album, infilate per dovere di marketing). Tuttavia il regalo inaspettato di un amico impossibilitato ad andarci mi ha fatto desistere; niente pit, visto che i biglietti erano stati venduti per lucrarci su allo stesso prezzo, e tanta calma. Senza fretta, arrivo all'Arena durante il set dei Lord of the Lost, ovviamente dopo aver messo la macchina nel parcheggio-trappola davanti alla location (10€), aver ingurgitato uno squallido pulled pork (altri 10€) e fatto il pieno preventivo di birra (7€ l'una più bicchieri usa e getta). Il gruppo goth-rock non è male, ma sarebbe meglio da rivedere in separata sede. Nel frattempo le code prima alla cassa, seguite da quelle alla birra, vanno ad aumentare tanto da diventare perenni.
Mi posiziono sulla sinistra per gli Airbourne, autori del solito granitico show. La band di Joel O'Keeffe, rigorosamente a petto nudo e a tracolla la sua fedele chitarra, sprigiona energia e si dibatte col suo rock n'roll alla ACDC per tutto il loro set, a mio avviso anche un po' corto. C'è spazio per qualche improvvisazione, da Paranoid a Let There Be Rock, tra una canzone e l'altra. Vai dunque di Ready to Rock, Live it Up e Runnin' Wild, of course! Tutto sembra presagire un grande show, Maiden compresi, ma le nuvole e i lampi che fanno da cornice sullo sfondo non sembrano essere di questo avviso. Va detto che una breve ma intensa pioggia era già stata prevista dal bollettino meteo senza dunque alcuna sorpresa.
Arriviamo a ridosso del concerto dei Maiden. Una fastidiosa pioggerella falcia l'Arena, seguita da un vento minaccioso. Uno speaker fa evacuare il pit per sicurezza e da appuntamento per aggiornamenti dopo quindici minuti. Nel frattempo i soliti avvoltoi apparsi non si sa da dove vendono pezzi di plastica come poncho a 10 euro (perché tutto oggi costa 10€, anche se ne vale 3!). La situazione non sembra rosea, anche se il meteo sembra soltanto abbaiare, ma non mordere!
Alla fine il concerto, c'era da aspettarselo, viene annullato, grazie forse ad un comunicato della protezione civile che preannuncia l'arrivo di una tempesta. L'Arena, tra le bestemmie, viene svuotata. Finisce di piovere dopo 10 minuti. Il parcheggio diventa una trappola dove non si riesce più ad uscire. Fortunatamente mi sbrigo abbastanza velocemente da essere uno dei primi ad arrivare alla macchina e salvarmi da quest'ultima gogna.
Sicuramente Bologna è bravissima a mettere multe, ma per quanto riguarda i concerti…
Se nel 2019 i Metallica, ovviamente a Milano, hanno fatto un concerto intero sotto la pioggia e qui annullano come dei principianti, un motivo ci dev'essere. La città emiliana dovrebbe limitarsi alle sole Feste dell'Unità, la sua dimensione reale dal punto di vista organizzativo. Dispiace parecchio, soprattutto per quelle persone che hanno investito tempo, denaro e pazienza per venire a Bologna a vedere uno show atteso da due anni. Meditate gente…


P.S: nonostante la siccità e la buona sorte, due concerti annullati su tre in quattro giorni deve essere una sorta di record. Nick Cave quasi a rischio annullamento (ma fortunatamente non è andata così, grazie agli stregoni del meteo veronesi), Iggy out per voce e ora pure i Maiden. I Rammstein no, grazie! 

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