Savatage (Milano, Alcatraz 24.06.2025)
Milano porta tre band di grosso calibro tutte nella stessa serata: i redivivi Linkin Park, i Nine Inch Nails di Trent Reznor e soprattutto i Savatage, combo che manca dai palchi internazionali da diversi anni. Vedere la band in sede live è sempre stato uno dei miei desideri, tanto che ho dovuto aspettare ben 34 anni per vederlo realizzato. Pertanto ho dovuto rinunciare ai NIN, visti fortunatamente diverse volte in altri ambienti, per seguire, per la prima volta, la band di Chris Caffery in uno show di quasi due ore.
Iniziamo con la band di apertura: gli Induction. Capitanati dal figlio di un certo Kai Hansen, eseguono un power metal piuttosto classico, privo di qualsiasi originalità, pescando molto dagli anni '80. Un'inattesa cover di The Final Countdown ne è la prova, ma anche la loro attitudine e la loro presenza scenica, piuttosto indigesta e troppo semplicistica, vanno a copiare quegli anni d'oro. Troppo poco per amarli, abbastanza per detestarli (ma senza rancore).
Alle 21, puntuali, i Savatage salgono sullo stage. La band di Zac, orfana ormai dei suoi elementi più importanti, ci regala una serata indimenticabile. Gli anni d'oro sono passati, ma sentire ancora una volta quei pezzi che tutti noi amiamo è davvero un pugno al cuore. È vero! Lo show prende molto da Magellan piuttosto che dai loro primi album, ma anche in quell'epoca sono stati scritti pezzi epici. Oltre all'album sopra citato, ci sono diverse song da Dead Winter Dead, soltanto due dal bellissimo Streets e non mancano Edge, Gutter Ballet, Handful e l'epica Hall of the Mountain King.
Ma ammettiamolo; il momento più commovente rimarrà comunque l'esecuzione di Believe, introdotta da un video con il grande John Oliva al pianoforte, protagonista della prima parte della canzone, proseguita da Zac e soci sul palco dell'Alcatraz. Tutti cantano, tutti si abbracciano, tutti si amano (ma solo in modo figurato).
Lo show è, si, un'operazione nostalgia di quelle senza precedenti, ma portata avanti con grande dignità e passione da Zac, Chris, Al e soci. Il tutto, ripeto, in sole due ore scarse dove il tempo si è miracolosamente fermato.
Difficile accontentarsi dopo un'esibizione del genere, ma qualcosa rimane aperto anche per il futuro, come se per i Savatage sia in arrivo una nuova, ultima era.
Setlist
The Ocean
Welcome
Jesus Saves
Sirens
Another Way
The Wake Of Magellan
This Is The Time (1990)
Strange Wings
The Storm
All That I Bleed
Handful Of Rain
Chance
Medley: Starlight / I Am / Mozart And Madness
Dead Winter Dead
The Hourglass
Believe
Gutter Ballet
Edge Of Thorns
Power Of The Night
Hall Of The Mountain King
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