22 novembre 2017

Helloween (Assago, Mediolanum Forum 18.11.2017)

Non mi ricordo se ho già parlato degli Helloween in qualche post precedente, perciò riassumerò in poche parole alcuni concetti essenziali per poter leggere questa breve recensione del concerto di ieri di Assago. La band tedesca, con alle spalle una carriera ormai più che trentennale, è stata uno dei capisaldi del power metal europeo dei primi anni '80. I loro primi dischi sono stati osannati e riveriti da una marea di fans del Metal, tanto che ancora oggi possono vantare un nutrito seguito. Dal mio punto di vista, la band ha cessato però di esistere dopo l'abbandono del singer Michael Kiske. Dunque, in poche parole, non ho mai amato l'era di Andi Deris, seppur bravo e autore di dischi onesti dal punto di vista qualitativo. Gli Helloween hanno avuto un solo periodo d'oro, non me ne vogliano i fans incalliti di questa band. Senza Kiske e Kai Hansen, il chitarrista storico e prima voce della band, non esistono Helloween.

Per tale motivo questa reunion, che ha portato dentro i due grandi esclusi, si è rivelata piuttosto importante e ha riavvicinato tutti quei vecchi metalhead che li ascoltavano diversi anni fa, tanto da far registrare il sold out all'Alcatraz e dover spostare lo show in un più capiente Mediolanum Forum di Assago, fino a raccogliere quasi settemila persone. L'occasione di vedere Kiske e Hansen suonando i vecchi pezzi della band era troppo ghiotta, oltre che vedere la quasi totalità della band dell'esordio di nuovo insieme. Ho acquistato il biglietto quasi un anno fa... e finalmente il momento tanto atteso è giunto!
Lo show inizia alle 20:30, anche perchè le zucche fanno quasi tre ore. Un telone con la scritta "Helloween - Pumpkins United" copre il palco fino al fatidico intro della loro canzone omonima. Si parte! Gli anni passano per tutti, ma nonostante tutto il buon Kiske ci mette l'anima e soprattutto la voce. Kiske non è in forma come Deris, e si vede, ma offre nonostante tutto una buona prestazione, facendo dimenticare i problemi alla voce avuti di recente. Tutti sul palco, dunque, compreso Kai Hansen, in forma rispetto all'ultima volta che l'ho visto con i Gamma Ray. Fa piacere vedere gli Helloween insieme, presente e passato, ma fa ancora più piacere sentire "certi" vecchi classici che noi metallari quarantenni e oltre amiamo. La seconda è "Dr Stein", dunque se il buongiorno si vede dal mattino...
Deris ha più pezzi cantati rispetto a Kiske. I due cantanti si alternano alla voce, proponendo i pezzi nuovi e vecchi. C'è da dire che Deris aiuta spesso Kiske durante i pezzi vecchi, ma sono questi che il pubblico aspetta per la maggiore. La prova di Michael, comunque, come già sottolineato appare buona... e dal mio canto non riesco ad amare i vecchi classici cantati da Deris, avendo un timbro di voce completamente differente dal suo predecessore.
Buona setlist: "A little time", "How many tears", "I'm alive", la lenta e suggestiva "A tale that wasn't right", cantata dal solo Kiske. Ci sono alcuni momenti che hanno davvero alzato il livello della serata, come ad esempio il medley dell'era Hansen alla voce, comprendente quattro grandi classici mai dimenticati, oppure l'omaggio al compianto batterista Ingo, rivissuto tramite un vecchio filmato d'epoca. Gli Helloween ci mettono tutto, anche se potevano sinceramente risparmiarsi gli intermezzi, tra una canzone e l'altra, in stile cartoon. Ogni song, infatti, è stata introdotta da dei brevi filmati interpretati dalla mascotte del gruppo. Doveva far ridere qualcuno? Il gruppo comunque ha così tempo di rifiatare, soprattutto Kiske che appare sempre il più stanco di tutti. "Kids of the century" è un colpo al cuore, ma solo perchè sostituisce "Rise and fall", che avrei di gran lunga preferito. Come avrei preferito più canzoni della vecchia era rispetto a quelle della nuova, cantate immancabilmente da Andi. Meno male che arrivano "Keeper of the seven keys", ma soprattutto "Eagle fly free" a ricordarci chi erano gli Helloween... L'ultimo bis, ovviamente, è tutto per i due grandi classici: la bellissima "Future World" e "I want out", con lancio di enormi palloni gonfiabili sulla folla.
Per alcuni sarà stato il concerto del secolo, per me soltanto un buon ricordo dei "miei" Helloween, quelli dei primi album. La loro musica hellish mi ha sempre entusiasmato, ma fino ad un certo punto. Avrei gradito tante altre canzoni, per non dire soltanto quelle vecchie, ma forse non sarebbe stato corretto nei confronti di Andi Deris, che ha tenuto in vita un gruppo orfano di due grandi artisti del calibro di Hansen e Kiske. Va bene così! Questa serata verrà ricordata da tanti; io invece sto già pensando al prossimo...

P.S: La serata, come ha sottolineato lo stesso Kai, non poteva che essere dedicata a Malcom Young degli ACDC, scomparso in questo lungo giorno. Grazie Malcom!

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Setlist

  Let Me Entertain You (Robbie Williams song)
Halloween
Dr. Stein
I'm Alive
If I Could Fly
Are You Metal?
Kids of the Century
Waiting for the Thunder
Perfect Gentleman
Starlight / Ride the Sky / Judas
Heavy Metal (Is the Law)
Forever and One (Neverland)
A Tale That Wasn't Right
I Can
Drum Solo (Dani - Ingo - Dani+ Ingo)
Livin' Ain't No Crime (partial)
A Little Time
Why?
Sole Survivor
Power
How Many Tears

Encore 1:
  Invitation
Eagle Fly Free
Keeper of the Seven Keys

Encore 2:
Guitar Solo (Kai Hansen)
Future World
I Want Out

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