Un concerto particolare dell'estate 2014 non poteva non essere che quello degli Scorpions, gruppo dal glorioso passato che ha fatto la storia del suo genere. Chi mi conosce bene sa che non li ho mai amati; ho sempre detestato la voce nasale di Klaus Meine, la faccia da culo di Rudolf Schenker, le loro ballate, melense fino all'inverosimile, tra cui la nauseante "Wind of Change". Ma obiettivamente gli Scorpions non sono solo questo: hanno fatto grandi album, grandi canzoni e anche grandi show!
La data di Piazzola sul Brenta, parte dell'Hydrogen Festival di quest'anno, è una buona occasione per vederli dal vivo. Sono sicuramente più curioso che eccitato. Non so nemmeno io perché, invece di un normale biglietto, compro addirittura quello del pit... anche se a costo inferiore rispetto a quello normale.
Non mi chiedete nemmeno chi siano il gruppo di supporto: gli H.E.A.T.! Il loro street rock non è male, ma sembrano una copia ben fatta degli Hardcore Superstar, di cui sono un grande fan. Buono show. Punto.
Arrivano gli Scorpions. La batteria si solleva ed escono loro, sulle note di "Sting in the tail". Ok, lo ammetto, non sono male. Le canzoni sono piuttosto belle e loro sanno davvero tenere il palco, vista la loro pluriennale, rodata esperienza. Ma non mi chiedete di tornare a casa e mettere su un loro cd! Il concerto fila liscio con il loro ottimo sound. Piccola curiosità: davanti al palco hanno una piccola passerella, che termina dopo una decina di metri a forma di T. La maggior parte del concerto, alla fin fine, il gruppo lo passa sopra questa passerella, in mezzo al loro pubblico. Mi sono proprio chiesto quanto saranno stati contenti quelli che hanno guadagnato le prime file con sangue (mah...) e sudore sul fatto di vedere la loro band quasi sempre girati con le spalle al palco.
C'è tempo per un piccolo set acustico, ovviamente sulla passerella, dove la fa da padrone una bella versione di "Send me an angel". Bella anche la setlist, un misto di vecchi e nuovi classici come "Tease me please me", "Blackout" o "Loving you sunday morning". Il pubblico canta, incoraggiati da un buon Klaus. e del resto hanno una selva di buoni pezzi per farlo.
Arriviamo ai bis, che poi sono le canzoni più famose: "Still loving you", che io adoro; "Wind of change", lasciamo perdere.... e l'inossidabile "Rock you like a hurricane" (bel ritornello, si si, ma dopo un bel riff d'inizio, perché accidenti deve andare così lenta? Ingiustizie del rock).
Ok, bel concerto. Posso dire di aver visto anche gli Scorpions. Forse non uno dei concerti più memorabili della mia "carriera", ma decisamente uno dei più speciali.
Setlist:
Sting in the Tail
Make It Real
Is There Anybody There?
The Zoo
Coast to Coast
Loving You Sunday Morning
The Best Is Yet to Come
Send Me an Angel
Holiday
Raised on Rock
Tease Me Please Me
Hit Between the Eyes
Drum Solo
Blackout
Six String Sting
Big City Nights
Encore:
Still Loving You
Wind of Change
Rock You Like a Hurricane
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