Finalmente anche il concerto dell'anno è arrivato! Gli ACDC sbarcano ancora una volta in Italia, nella città tanto cara al loro cantante Brian Johnson: Imola. Perchè non la solita Milano? Perchè non lo stadio Friuli di Udine? La scelta è andata su un luogo che potesse contenere le centinaia di migliaia di loro fan in giro per lo stivale; quale location migliore, se non il tempio dei motori per eccellenza? L'autodromo di Imola già in passato è stato teatro di grandi concerti: l'Heineken Jammin Festival, il Sonisphere, il solito Vasco (che è andato a riempirlo in tutta la sua capienza di 120 mila persone). Gli ACDC si sono fermati alle 92 mila unità, limite imposto dall'organizzazione, forse per motivi di sicurezza. Vi anticipo subito che le lamentele riguardo alla location sono state tante, non condivise per una volta dal sottoscritto, se non per un solo ed unico motivo (andate in fondo all'articolo..). L'autodromo si presta bene ad ospitare grandi concerti, se non fosse per le zone di accesso piuttosto limitate (una!).
La folla, oggi 9 luglio dell'anno del malvagio Signore 2015, è immensa. Mi trovo davanti ai cancelli da mezzogiorno, incanalato in un percorso delimitato da transenne, insieme ad un cospicuo numero di fan che non devono avere dormito molto la notte precedente. L'apertura dei cancelli è fissata per le 14, ma con grande gioia e tortura dei presenti viene anticipata di un'ora esatta. Il Pit è conquistato! Lunga vita alla Barley Arts, ma soprattutto alla voglia di chi, da presto, ha aspettato lì davanti. Io e il mio compare di concerti non ci siamo dannati; siamo stati soltanto molto fortunati! L'area Pit è piuttosto larga; presenta aperture laterali piuttosto considerevoli per facilitare il suo afflusso e deflusso continuo, ma soprattutto non si trova a ridosso di container, bar o altro che ne possa limitare il normale via vai di gente (chissà a cosa mai mi sto riferendo.... vedi Sonisphere Milano 2015!). Gli stand della birra e delle bevande sono cospicui, i wc pure. La collina Rivazza ospita le persone con posto a sedere. Tutto a mio modo perfetto! La Barley Arts ha organizzato degnamente l'evento, anche se mi chiedo con una capienza simile come si possa seguire degnamente un concerto di questo calibro dalle file di fondo... Rimane solo da aspettare le 19:45, dunque via con la birra e le innumerevoli soste nei posti (pochi) riparati dal sole.
Poco prima dell'inizio, entriamo tranquillamente nel pit grazie ai bracciali consegnatici all'ingresso, senza fare alcuna fila ne rischiare di morire schiacciati come ad un concerto già menzionato in precedenza. I Vintage Trouble partono puntuali. Li conosco? Ehm...no! Un'aria da southern/country rock anni '70, un cantante nero vestito con una giacca gialla.... iniziamo proprio bene! La folla, dopo una lunga giornata sotto il sole, è grata di questo intrattenimento e risponde decisamente bene al loro coinvolgente singer. Il loro blues rock è accattivante, ma è la maestria del loro frontman a conquistare subito la folla: si agita, balla scatenato sul palco, improvvisa un crowd surfing da pazzi, facendosi trascinare sulla folla e conquistandola grazie a questo semplice gesto. Lasciano il palco dopo nemmeno un'ora tra gli applausi, rendendosi autori di una performance davvero dignitosa.
Passano le 21, ma degli ACDC nemmeno l'ombra. La folla appare stanca, il sole scende finalmente sotto l'orizzonte. Dobbiamo aspettare altri venti minuti per vedere (era ora!) il classico filmato introduttivo. Alcuni astronauti americani atterrano sulla Luna. trovano un meteorite incandescente con la scritta ACDC che parte come un razzo sulla Terra, atterrando, guarda dove, proprio a Imola! Luci, fiamme, rombo di tuono, parte "Rock or bust"! Nel pit è già il delirio! Brian scalda la sua rauca ugola, Angus, in tenuta scura da scolaretto, schizza da una parte all'altra del maestoso palco...
Nonostante per me sia un giorno di merda, in un anno di merda, Angus e soci riescono ad azzerare tutto! Non è la prima volta che li vedo, visto che sono tra i fortunati ad averli visti nel precedente tour in un Forum di Assago pieno fino all'esagerazione in una data andata sold out in mezz'ora, ma l'emozione è davvero tanta! Gli ACDC sono per molti l'essenza del rock, mostri sacri paragonabili solo agli Stones, agli Zeppelin o ai Purple e Sabbath...
Dove sono rimasto? Schiacciato ma felice, diretto verso le prime file grazie alla bolgia che si crea durante ogni canzone. Nel pit si sta bene; è solo l'irruenza della folla a renderlo pericoloso soltanto ai deboli di cuore! "Shoot to thrill" (SUCCHIAAA!!) è la seconda! Si torna immediatamente al passato (tanti auguri, grande Bon!) con "Hell ain't a bad place to be". Ogni canzone è un delirio! Il gruppo appare in forma, nonostante l'incombere dell'avanzata età e l'assenza di gente come Malcom e Phil, ma questo non sembra un problema. Angus è già in un bagno di sudore, Brian incita il pubblico come suo solito. Dopo "Dirty deeds..." e la nuova "Play ball" arriva l'attesissima "Thunderstruck". La folla urla "Thunder!" e inizia a saltare. L'impianto luci è pressoché perfetto, accompagnato sullo sfondo da un maxischermo dietro la solita fila di Marshall. Arriva il momento in cui la campana dell'inferno scende sul palco... i suoi rintocchi aprono "Hells Bells". "You shook me..." è sempre unica (ma per me amara...), bellissimo l'introduzione in scaletta di "Sin City" e "Have a drink on me". Non manca la mia adorata "Shot down in flames". Con una velocità impressionante stiamo arrivando alla conclusione: "TNT", "Whole lotta Rosie" con la piccola, gonfiabile, dolce Rosie a troneggiare sopra i Marshall e la conclusiva "Let there be rock", la mia preferita! L'assolo interminabile sulla passerella di Angus non manca, lo spogliarello su "The Jack" (assente ingiustificata) invece si!
Arrivano i classici bis. sento le fiamme sul viso mentre Angus, munito di corna, sale dall'inferno e attacca l'immortale riff di "Highway to hell". Chiude tristemente "For those about to rock", in cui gli ACDC salutano i loro fan venuti da ogni dove con cannoni e fuochi artificiali.
E' tutto finito! Siamo esausti ma felici! Rimane solo incamminarci verso la macchina e tentare di uscire da Imola, cosa che sembra alquanto impossibile... Ci vogliono due ore per lasciare la città, qualcuno sarà ancora là, morto nel provarci. Questa è l'unica pecca di un giorno decisamente memorabile...
Setlist ACDC
(Intro)
Rock or Bust
Shoot to Thrill
Hell Ain't a Bad Place to Be
Back in Black
Play Ball
Dirty Deeds Done Dirt Cheap
Thunderstruck
High Voltage
Rock 'n' Roll Train
Hells Bells
Baptism by Fire
You Shook Me All Night Long
Sin City
Shot Down in Flames
Have a Drink on Me
T.N.T.
Whole Lotta Rosie
Let There Be Rock (with Angus Young guitar solo… more )
Encore:
Highway to Hell (with Angus Young guitar solo in intro)
For Those About to Rock (We Salute You)
Setlist Vintage Trouble
Hound Dog (Big Mama Thornton song)
High Times (They Are Coming)
Blues Hand Me Down
Total Strangers
Nancy Lee
Angel City, California
Run Like the River
Strike Your Light (Right on Me)
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