28 novembre 2015

Iggy Pop (Cagliari, Parco di Monte Claro 31.07.2002)

Iggy Pop è una leggenda! L'ex Stooges, non me ne vogliano artisti di grosso calibro che hanno fatto a tutti gli effetti la storia del rock, è forse il personaggio che descrive meglio quella parola di quattro lettere per cui gente come me ha consacrato la propria esistenza. Con una carriera vissuta oltre ogni limite, partendo dagli esordi proto-punk degli Stooges insieme ai famigerati fratelli Asheton, proseguendo con una carriera solista di successo, anche grazie alla presenza iniziale di un mentore/partner del calibro di David Bowie, Iggy Pop ha cavalcato l'onda di diversi periodi musicali, rimanendo sempre fedele a se stesso. Irriverente, presuntuoso, provocatore, ha trascorso gran parte della sua vita sempre sul filo del rasoio a causa dei suoi pesanti abusi di droga e stupefacenti, alcool e sesso portati oltre ogni limite. Eppure, alla veneranda età di 68 anni, lui è ancora qua, alla faccia di tutti quelli che non sono sopravvissuti ad uno stile di vita pericoloso ed eccessivo come il suo.
Vi dico subito che, dal mio punto di vista, Iggy Pop è il top! Niente e nessuno si avvicina a lui. Pensate dunque quale può essere stata la mia sorpresa quando in una giornata uguale a tutte le altre, aprendo La Nuova Sardegna, giornalaccio locale del sassarese, ho scoperto che l'Iguana del Rock si sarebbe esibito nell'estate del lontano 2002 a Cagliari, all'interno del parco di Monte Claro. Un concerto che aspettavo da una vita, un evento unico per la Sardegna sotto il profilo musicale e non.
Il 31 luglio di un'afosa estate sarda, mi trovo dunque davanti ai cancelli chiusi del parco, in fila, aspettando l'evento di una vita. L'attesa è stata lunga e ha rischiato, come si è saputo soltanto nel periodo post concerto, di esser stata infruttuosa, causa una protesta degli abitanti dei palazzi a ridosso del palco, spaventati dalla presenza di una rockstar drogata e dei suoi satanici adepti vicino alla loro casa. Proprio per questo motivo i cancelli si sono aperti soltanto a pochi minuti dall'inizio dello show. Iggy, petto nudo e jeans sgualciti, si mostra in tutta la sua "altezza" (in realtà, come tutti sanno, è un vero e proprio tappo! nda) con "Mask", tratta dal suo ultimo, pesante album solista. - "Buona fuckin' sera - grazie - sardegnanos! Sono Iggy Pop e mi banda" - esclama in un italiano stentato il dio del rock per antonomasia. Mi trovo in prima fila sulla sinistra, incollato ad una transenna in piena estasi. Iggy canta, si rivolge al suo pubblico, imprecando e sputandoci sopra in perfetto stile punk. Il suo sputo attraversa l'aria sopra di me, finendo sopra uno dei "fortunati" delle file di dietro. Ovviamente uno show di Iggy Pop non può essere normale; possiamo registrare un'invasione di palco di un ragazzino indemoniato, prontamente e brutalmente allontanato dalla security, e un fan che si è arrampicato sul traliccio metallico laterale del palco, fermato anch'esso anzitempo prima che potesse togliersi l'uccello fuori dai pantaloni per mostralo trionfalmente al pubblico. Iggy invece il proprio lo lascia dentro, evitando di beccarsi qualche sicura denuncia nel bigotto suolo italiano. Cosa dire che non si sappia già dell'Iguana? Un frontman unico! Non sta un attimo fermo sul palco, perso nei suoi balletti e contorcimenti che tanto lo hanno reso famoso. Pelle di serpente, corrugata e asciutta, capelli lunghi biondi e barbetta ispida. Una vera e propria forza della natura.
Per quanto riguarda la setlist, sono presenti vecchi e nuovi pezzi della sua lunga carriera. Non mancano song storiche come "Search and destroy", "Real wild child", "Home", "Cold metal". "I got a right" o la lenta "The Passenger", con Iggy che mostra il pollice fuori in cerca di un passaggio. "Raw power", struggente, insieme a "Sixteen" e "No fun", cantata seduto sul bordo del palco, chiudono un concerto memorabile. Manca nel set "Lust for life", ma non "TV eye" e l'immortale "I wanna be your dog", in cui il pubblico esplode in un delirante e feroce mosh.
Difficile descrivere un'emozione come quella di Iggy che canta proprio a casa tua. Un comitato di bigotti non ha impedito di fare la storia nel capoluogo sardo, anche se lo show ha dovuto chiudere forzatamente i battenti alle 23:30 in punto, dopo poco più di 70 minuti di concerto.
Iggy Pop ha visto con i propri occhi la Sardegna... e ci ha dato la sua benedizione! Chi c'era sa!

Setlist:

Intro
Mask
Espanol
Beat 'Em Up
Drink New Blood
Search and Destroy
Howl
Corruption
Real Wild Child (Wild One)
I Wanna Be Your Dog
Death Is Certain
Home
The Passenger
I Got a Right
Cold Metal
Death Trip
T.V. Eye
Raw Power
Sixteen
No Fun

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