2 dicembre 2015

Jeff Wagner - "Soul on fire - Peter Steele tra Carnivore e Type O'Negative" (Tsunami ed. 2015)


Peter Steele, cantante e bassista dei Type O'Negative, ma anche in precedenza di gruppi come Fallout e Carnivore, è stato un musicista dalla vita piuttosto ambigua. Odiato dalla stampa specializzata, dal pubblico e da chi non ha mai sentito il suo nome, se non per averlo letto su qualche tabloid, a causa delle sue presunte idee razziste e misogine, attraverso le sue opere musicali è riuscito a raggiungere il successo e ad essere apprezzato come un vero e proprio genio, dando vita ad una creatura, i suoi Type O'Negative, dalle mille sfaccettature. Ma chi era esattamente Peter Steele? Era un gigante cattivo (alto più di due metri per 120 chili. nda) che odiava le minoranze etniche, maltrattava le donne e faceva frequente abuso di alcool e droghe, oppure era soltanto un personaggio costruito ad arte, frainteso nelle sue opinioni, un semplice ed onesto uomo di Brooklyn?
Attraverso questa biografia scritta da Jeff Wagner, ci è dato saper chi era veramente Peter Steele tramite la sua voce e quella di tante persone che lo hanno conosciuto: membri della band, familiari, amici, ragazze e diversi artisti e discografici. Qual'è dunque la verità sul minaccioso leader dei Type O'Negative? L'opera di Wagner ci riporta un Peter Steele premuroso, onesto e soprattutto generoso, capace di aiutare chiunque gli avesse chiesto aiuto, anche purtroppo con l'obiettivo di approfittarsene. Dotato di un humour pungente ed allo stesso tempo sarcastico, era dotato di un istrionismo e perfezionismo quasi maniacale, tanto che è stato l'ultimo a credere effettivamente in se stesso e nelle sue qualità. Se, agli inizi, la sua vita era piuttosto semplice e lineare, soprattutto dal punto di vista fisico e salutare, la sua costante insicurezza e delusione riguardo alla vita e ai rapporti sentimentali lo hanno trascinato in una spirale di droga ed alcool, tanto da renderlo schiavo delle sue stesse paranoie per un lungo periodo della sua vita e dunque della sua carriera.
Dal punto di vista prettamente musicale, Wagner analizza il genio di Steele attraverso i suoi progressi musicali prima con i Fallout, in seguito con i Carnivore e la band di successo TO'N, con cui Peter e soci raggiunsero un meritato successo. Album dopo album, i TO'N incisero diversi dischi di pregevole fattura, nonostante gli inizi non siano stati affatto promettenti. Agli inizi i testi malinconici, tristi, talvolta ironici e pesanti scritti da Steele non furono accettati e li portarono presto ad essere etichettati come una delle band più odiate del globo. Soltanto con il capolavoro "Bloody Kisses" e i singoli di successo "Black N.1" e "Christian Woman", forti di una pubblicità gratuita inizialmente negativa, la band riuscì a diventare la prima a portare la propria casa discografica, la Roadrunner, alla ribalta e al successo dal punto di vista finanziario (primo disco d'oro dell'etichetta. nda). Ma, come il nome dei TO'N cresceva, crescevano anche i problemi di Pete, mai felice e sicuro di se stesso, troppo sensibile per vivere in un mondo circondato dalla morte.
Purtroppo, anche se Peter Steele riuscì negli ultimi anni della sua vita a riconciliarsi con se stesso, anche tramite una ritrovata fede, riuscendo ad amare la vita e a vedere un futuro nel gruppo che lui stesso aveva faticosamente creato, la sua ora è venuta proprio nel momento in cui nessuno sarebbe stato capace di aspettarselo.
C'è molto dolore delle ultime pagine di questo libro. Un dolore per cui nessuno ha una risposta valida. Steele è morto! Steele ci ha lasciato proprio quando stava ideando il nuovo album dei Type O'Negative; l'opera di rinascita almeno dal suo personale punto di vista.
Un'opera completa, dunque, su uno dei personaggi più controversi del rock. Un'opera che ci ha fatto amare Peter Steele e la sua opera incompiuta e ci ha dato la possibilità di conoscerlo veramente.
Addio Pete!

Voto: 8

P.S: Le tre spillette in foto, omaggio della Tsunami ed. per gli ordini online del libro, rappresentano i simboli delle tre band di cui Steele fece parte.

1 commento:

  1. Ho sempre adorato musicalmente Peter Steele... le chiacchiere, secondo me, erano al 99% pubblicità

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Per colpa delle solite zecche che offrono prestiti, mi trovo costretto a visionare ogni commento. Sorry!