13 marzo 2019

Killfest Tour 2019 (Cesena, Vidia Club 08.03.2019)

Cambio di location appena 24 ore prima del concerto: iniziamo bene! La prima data del Killfest 2019 si preannuncia nefasta, anche perchè con un cambio di location del genere, a 100 km da Bologna e in una città non così facilmente raggiungibile tramite i mezzi pubblici, molta gente ha dovuto dare forfait, includendo treni, hotel ed altro bruciati all'ultimo momento. Questa volta anche la Zona Roveri di Bologna pecca pesantemente, nonostante l'organizzazione impeccabile di tutta una serie di grandi concerti negli anni passati. Lasciamo perdere le polemiche, bestemmie incluse, e ringraziamo invece chi come noi i chilometri se li è fatti lo stesso, con tutti i disagi annessi. Oltretutto sono stati cambiati anche gli orari delle esibizioni, tanto che alle 20:30 il concerto non è ancora iniziato! Si finisce tardi, per la gioia di tutti quelli che il giorno dopo lavorano.
Il Vidia Club di Cesena non è altro che una discoteca con palco appena fuori da Cesena e nemmeno tanto grande. L'affluenza è modesta: il locale non è poi così capiente ma la gente che ha rinunciato alla trasferta, preferendo il rimborso, è abbastanza. Molti spazi vuoti... e non sappiamo ancora chi dobbiamo ringraziare per questo! "What was fuckin' happened?" - chiederà più tardi Bobby Blitz al suo pubblico... Nonostante tutto qualcuno ha lavorato (e parecchio) affinché il concerto si facesse ugualmente, per nostra fortuna. Perchè, non dimentichiamolo, gli Overkill sono stati fantastici!
Si inizia tardi con il primo gruppo in scaletta, i greci Chronosphere. Buon thrash metal, ma niente di nuovo ne di eclatante. Una buona performance, tutto qui! Le cose iniziano a farsi serie con l'ingresso sul palco dei Flotsam & Jetsam. La storica band di Phoenix, Arizona, è un'icona del genere! Non li ho mai seguiti veramente, soltanto qualche pezzo ascoltato distrattamente su Youtube, ma se c'è un gruppo del genere che vale veramente la pena seguire, questi sono loro. Qualche vecchia song la riconosco, ma non possono certo non piacermi. I Flots sono un gruppo onesto con una carriera alla spalle ormai consolidata. Forse avrebbero dovuto raccogliere più di quanto abbiano seminato. Tuttavia sono contento di averli finalmente visti dal vivo.
Sono quasi in prima fila quando arrivano i tedeschi Destruction. Mai piaciuti! Al contrario della folla, che per loro sembra in delirio, non sopporto il loro thrash trito e ritrito. Stesso ritmo, un solo buon riff, ma sono di una ripetitività unica. Sembrano la cattiva copia dei loro connazionali Kreator, tutto un altro gruppo! Per 50 minuti il metallo stride... e dopo l'ultima "Bestial Invasion" chiudono il set. Li ho sempre visti di spalla a qualcuno e in qualche festival, ma sinceramente ne farei sempre a meno. L'inedita formazione a quattro di questo tour non ha sortito in me nessun effetto positivo nei loro confronti.
Altra cosa gli Overkill! Adoro questi newyorkesi, anche più di gruppi come Anthrax o simili. Il loro thrash metal mi è sempre piaciuto, i loro dischi sono sempre stati eccellenti. E poi ci sono Blitz e D.D. Verni, un grande frontman dalla voce inconfondibile e un bassista fuori dal comune, forse il migliore del genere. Gli Overkill, dopo qualche problema tecnico, partono con la nuova "Last man standing" dopo la mezzanotte. Se al pubblico i Destruction sono piaciuti (mah!), gli Overkill riescono a fare di meglio! Ci vuole poco, visto che arrivano i classici come "Rattlesnake" ed "Hello from the gutter". Ma è con la bellissima "Elimination" che finalmente il mosh, quello "serio", si scatena. Il set di colore verde degli Overkill produce un'atmosfera aliena che sembra surreale. In 15 canzoni Blitz & Co. ci dimostrano di avere ancora tanto da dire e di essere un gruppo ancora in piena forma. "Necroshine", "Bastard nation" e l'antica "Feel the fire" deliziano i presenti, tanto da farci dimenticare tutti i chilometri che abbiamo fatto per essere qui questa sera. Arriva "Rotten to the core", prima dei bis: una "Ironbound" che fa il suo figurone e il dito medio alzato di "Fuck you". Le nuove song sono molto belle, come del resto tutto il nuovo LP.
Nonostante tutto, ne è valsa davvero la pena rientrare prima delle 4 a casa e svegliarsi presto la mattina, con ancora i riff degli Overkill nelle orecchie. Avevo bisogno di rivedere ancora una volta questa band; credo che sia una sorta di "arrivederci", magari proprio questo luglio in un'altra location in un'estate che si preannuncia già torrida.


Setlist Overkill

Last Man Standing
Electric Rattlesnake
Hello From the Gutter
Elimination
Deny the Cross
Head of a Pin
Necroshine
Under One
Bastard Nation
Mean, Green, Killing Machine
Feel the Fire
Rotten to the Core

Encore:
Ironbound
Fuck You (The Subhumans cover)
Welcome to the Garden State

Setlist Destruction

Curse the Gods
Release from Agony
Nailed to the Cross
Mad Butcher
Dethroned
Life Without Sense
Total Desaster
The Butcher Strikes Back
Thrash Till Death
Bestial Invasion

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