25 aprile 2021

Cannibal Corpse - "Violence unimagined" (2021)

Non c'è molto da dire su questo nuovo album dei truci Cannibal Corpse, a parte forse che hanno riproposto la formula che li ha resi, ad oggi, una delle realtà più importanti del death metal di tutti i tempi.

Nonostante l'ennesimo cambio di formazione, dovuta all'arresto del precedente chitarrista, il gruppo di George "Corpsegrinder", l'uomo dal collo più grosso del mondo, rimane fedele ai suoi istinti, regalandoci un prodotto standard ma sempre decoroso. Niente di nuovo al sole. Del resto qualcuno in un passato non certo remoto definì i CC come "gli ACDC del death", in senso non certo dispregiativo.

La formula dei CC é sicuramente vincente. La band é rimasta fedele a sé stessa, ma a mio parere é dai tempi del buon Kill che i Nostri si sono seduti sulla propria sedia e sul loro status di band affermata. Ma forse, diciamolo, va bene così. Chi mai si attende nuove sperimentazioni da un gruppo di genere?

Da collezionista di vinili, la nota più interessante rimane senza alcun dubbio il grande artwork di copertina. In foto troverete la versione in mio possesso, quella ovviamente non censurata, comprata dal sito della Metal Blade. Forse é uno dei più spaventosi ed affascinanti, insieme a quello di Tomb... e di Butchered. La cover ufficiale é quella che vedete in cartolina, certamente più "sobria" e degna di apparire nei negozi fisici e online senza nessuno svenimento o querela da parte dei soliti sensibili. All'interno del vinile é presente inoltre un buon booklet con i testi, non la solita cover interna a protezione del supporto qui in versione beer and red splatter. La moda dei dischi colorati prosegue, portando ormai ogni nuova uscita ad essere presentata in più versioni dai colori più svariati. Così vuole il mercato!

Appoggiamo la puntina al disco e ascoltiamoci dunque l'ennesima brutalità del gruppo di Buffalo, il quindicesimo di una rispettabilissima carriera.








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