Un altro pezzo di storia è andato! Piccolo concerto estivo, in una serata afosa dentro un giardino di Bologna. La location, alla fine, è tanto di più azzeccato di quanto non si potesse avere in questo periodo. L'affluenza, dovuta forse anche al biglietto libero, è piuttosto buona.
Lo ammetto! Non conosco bene le vicissitudini e la storia dei Pentagram, tanto che in pochi giorni ho dovuto fare una piccola full immersion all'interno della loro discografia. Pertanto mi trovo qui, ad essere tra i fortunati che hanno avuto la possibilità di vedere una leggenda come Bobby Lieblig e ad ascoltare canzoni doom provenienti da un oscuro passato. L'atmosfera c'è! I Pentagram, o meglio ciò che ne è rimasto, sono una sorta di Sabbath che non hanno avuto fortuna, ma che sono stati capaci di dare alla luce dei dischi davvero dignitosi. Non può ovviamente non colpire la figura del leader storico BL: occhi spiritati, capelli bianchi lunghissimi ed autore di una di quelle vite immerse tra guai, droghe e chi più ne ha più ne metta. Personaggio curioso, soprattutto per le boccacce, le occhiatacce e le smorfie che accompagnano la sua performance dal vivo. Bobby è anche molto gentile. Si presta tranquillamente a foto, autografi e anche a quattro chiacchiere veloci. Che tipo!
Uno di quei concerti che non mi sarei mai aspettato. Proprio qui, in una Bologna dalle temperature post atomiche che ci fa pregare l'arrivo di un gelido inverno.
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Per colpa delle solite zecche che offrono prestiti, mi trovo costretto a visionare ogni commento. Sorry!