5 dicembre 2022

Dev Death Fest (Bologna, TPO 26.11.2022)

 

La scorsa volta i Celeste, band black metal transalpina, hanno tenuto il concerto dall'altra parte dello Stivale, precludendomi la possibilità di vederli. Questa volta invece me li sono trovati addirittura sotto casa, in un festival dalle tinte death che ha ben pochi rivali a livello mediatico…

Si, perché anche se il TPO può ospitare un numero esiguo ma abbastanza considerevole di persone, l'affluenza è stata molto buona e il riscontro è stato piuttosto soddisfacente. Non ricordo una tale folla neanche all'Alchemica, che di band di questo genere se ne intende davvero e da anni risulta l'unico faro a sostenere la bandiera nera nel centro-nord Italia. Tante band, tante persone. Ma, sinceramente, ero venuto personalmente soltanto per la band francese, anche se devo dire che le altre non sono state affatto male.

Dopo aver risolto l'annoso problema del parcheggio, vera piaga di cui si macchia la città emiliana, sono entrato ad un'ora abbastanza corretta per poter vedere almeno i due gruppi prima della band di mio interesse. Atteggiamento un po' classista, lo ammetto, ma la voglia è quella che è di questi tempi. Compio un saccheggio di cui non si ha memoria negli annali presso il merchandising della band (5 vinili, una T-shirt ed il poster), vado a recapitarli in macchina e rientro per piazzarmi in prima fila. La band precedente dal nome innominabile, i Sanguisugabogg, mi piace. Peccano di presenza scenica, ma la loro proposta non è male. Mi godo invece il set dei Celeste, autori di un vero assalto black metal da scassare i timpani. Il TPO, come suo solito, è avvolto da un fumo maligno prodotto dalla macchina che lo fa sembrare, insieme al comparto luci, un antro dell'inferno. La band francese suona senza sosta, avvolta prima in luci rosse e gialle, circondati dal fumo onnipresente. In alcuni casi solo la lucetta rossa che i membri della band tengono in testa li rende riconoscibili nella spessa coltre di nebbia. La musica è ok, anche se il set dura appena 50 minuti. Certo dal punto di vista scenico non sono i KISS, ma qua siamo ad ascoltare tutt'altro genere…
I Celeste mi conquistano. Il restante bill lo vedo in tranquillità da una parte dello stage. Questa volta Bologna ha avuto un occhio di riguardo per i suoi figli oscuri. Vedremo se non ci deluderà ancora una volta questa estate.

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