26 marzo 2023

Igorrr+Amenra+more (Bologna, Link 25.03.2023)

L'ultima volta mi sono perso gli Amenra, ma non mi ricordo più per quale motivo… Questa volta, nonostante li trovi da vice headliner in un improbabile mini-festival con 4 band, non ho resistito. Oltretutto me li ritrovo proprio a Bologna…

Dei quattro gruppi del bill, quelli che proprio non mi piacciono sono gli Igorrr, sfortunatamente gli headliner. D'altro canto, oltre ai già citati Amenra, mi convincono le prime due band di apertura. Gli Hangman's Chair non sono affatto male: una sorta di heavy piuttosto alternativo, ma che sa di già sentito in precedenza. I Der weg eine freiheit invece potrebbero essere la sorpresa della serata. Detto questo, ci vado!

Per me è la prima volta anche in questa location, il Link di Bologna, sorta di centro occupato (da chi?) affianco a FICO. Il locale non è male, per la sua ampiezza. Si può aprire ai lati, ha diverse uscite ma il parcheggio è piccolissimo, tanto da costringere tutti a lasciare la macchina in mezzo alla strada, accanto al fosso. Non certo il massimo.

Si inizia presto, per le 19. La prima band forse l'ho un po' sopravvalutata, ma si può ascoltare. Il suo show scivola velocemente, così come la mia visita ad un nutrito merchandising di 4 band. Alla fine me la cavo con 2 vinili dei DWEF e una patch degli Amenra. A proposito dei tedeschi, alla fine sono veramente loro la sorpresa della serata, ma non certo i migliori. I suoni iniziano a migliorare, dopo un inizio piuttosto incerto, con gli HC. Guadagno la prima fila a sinistra… e la mollerò solo dopo il mio disgusto per gli headliner. Intanto mi godo gli Amenra che sembrano eseguire un solo, unico immenso pezzo, mai interrotto, come un lunghissimo piano-sequenza. Impressionante il loro cantante: si fa tutto lo show praticamente di spalle al pubblico, girandosi soltanto nelle parti più cadenzate. Negli ultimi pezzi si mostra a petto nudo, con un impressionante tatuaggio raffigurante il logo della band che gli ricopre tutta la schiena . Un saluto mesto, timido, ci porta inesorabilmente all'ultimo gruppo.

La preparazione del set di Igorrr è elaborata, ma dal mio punto di vista non vale nulla. Ho provato a dargli una possibilità, ma sorbirmi del death metal inframezzato con una cantante lirica, stupidi jingle e continui cambi di tempo esagerati eseguiti da un DJ, mi porta presto a fuggire dalle prime file. Continuo a guardarli con ribrezzo da lontano, fino all'ultimo brano liberatorio.

La cosa che più mi stupisce è che al pubblico sembrano piacere, più delle altre band viste in precedenza. Gusti strani, ma non certo da me approvati. Alla fine il bilancio è positivo: 2,5 a 1. Di certo per gli Igorrr non ci sarà più alcuna chance.

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