21 maggio 2023

Bruce Springsteen (Ferrara, Parco Urbano G.Bassani 18.05.2023)

Il Boss è arrivato a Ferrara! E' passato ormai un anno da quel fatidico annuncio, quando l'amministrazione comunale ha dichiarato di essere riuscita a portare Bruce Springsteen nella città estense. Un minuzioso lavoro organizzativo, dettata dal vento politico di questi anni, era riuscito in un'impresa di tale entità che mai si era vista da queste parti e che tanto mancava su queste terre. Ferrara, dal punto di vista degli spettacoli di un certo livello, è sempre stata limitata, complice una cittadinanza non tanto recettiva su questo fronte ma anche per la sofferta vicinanza di città pigliatutto come Bologna (il capoluogo) e Padova. La scelta di portare Bruce, tuttavia, è stata fin dall'inizio osteggiata dalla fazione politica dell'opposizione per pura invidia, tanto da giocarsi le carte del degrado ambientale della location scelta e di un'organizzazione che non sarebbe riuscita ad organizzare un evento di questa portata, solo per i loro biechi interessi. La protesta è arrivata fino al giorno del concerto, rafforzata purtroppo da una tragedia nella vicina Romagna e nel Bolognese capace di mettere un intero territorio in ginocchio, oltretutto minando la tenuta del parco in questione e della stessa organizzazione per motivi di sicurezza.

"The show must go on", nonostante tutto. Il concerto, pur con tantissime critiche da parte di tantissime persone che non riescono a vedere oltre il loro cortile, si doveva tenere in ogni caso. Non certo per una mancanza di rispetto verso i vicini, ma per gli obblighi verso chi ha investito per partecipare all'evento, provenienti da ogni angolo del globo, e per il lavoro svolto da chi, con tanto sacrificio, si è mosso per rendere un sogno concreto. Le minacce di morte all'organizzatore o allo stesso comune di Ferrara da parte del solito, intollerante ed ignorante popolo del web, non hanno avuto effetto e la macchina organizzativa ha potuto completare ciò che ha iniziato un anno fa, rendendo finalmente a Ferrara ciò che le spettava di diritto.

Ho comprato il biglietto nei primi minuti dalla sua uscita. Un Pit A piuttosto caro, ma allo stesso tempo dal valore immenso. La data è andata immediatamente esaurita. Cinquantamila biglietti subito accaparrati anche da chi Ferrara non l'ha mai immaginata nei suoi sogni più lontani.
Un anno è passato. Un'alluvione è arrivata. Il boicottaggio e le maledizioni da parte di alcuni ferraresi (ma non solo!) non ha avuto alcun effetto. Pur con qualche defezione da parte di chi è rimasto impossibilitato a venire (più i presunti tali), l'evento si è svolto normalmente (o quasi) senza alcuna evidente falla. Ed è stato un successo!

Le piogge torrenziali di questo malefico maggio del 2023 hanno reso il parco un enorme pantano in stile Woodstock. Tanti sono stati gli sforzi dell'organizzazione per mettere l'area in sicurezza e per prepararla ad ogni evenienza. Sono state organizzate delle coperture in plastica del prezioso manto erboso (ricrescerà rigoglioso come un tempo? Tanti sono i dubbi.); sono stati aggiunti materiali da riporto come della paglia, malta o legno per non far affondare nella melma e rendere sicuri gli spazi del concerto occupati da decine di migliaia di fan di ogni genere, razza ed età. Pur con qualche ritardo, alla fine l'arena è stata aperta al pubblico, anche se con qualche lentezza dal punto di vista degli ingressi (due entrate sono troppo poche!).
Sono arrivato alle 18: tardi, causa alcuni impegni di lavoro. Nonostante tutto sono riuscito ad arrivare a pochi metri dal palco, tra le prime 10 file, in una posizione di privilegio per ammirare, senza alcuna fatica, il leggendario Bruce Springsteen all'opera. Ho fatto in tempo a vedere Sam Fender, ma la sua performance non mi ha affatto colpito. A proposito: prima del set del gruppo di supporto, il Boss ci ha deliziato con un saluto inaspettato, facendo una breve visita sul palco nella parte di destra, proprio mentre ci stavo transitando davanti. Veniamo dunque a Bruce…

Lo show del Boss è iniziato con 15 minuti di ritardo. La giornata è ottima. Si sa: Dio (oppure Odino) adora il rock. La data odierna è stata praticamente l'unica senza pioggia in un intervallo pesantemente piovoso. Sono sempre stato curioso di vedere il Boss all'opera, pur non seguendolo dal punto di vista musicale. Il fatto che la data sia stata fatta a Ferrara e non a Bologna voleva pur significare qualcosa… Bruce a solo mezz'ora da casa mia non era certo cosa da farsi sfuggire! Alla fine, lo devo dire, ne sono uscito ampiamente soddisfatto. La coda per entrare è stata dura (anche se non esageratamente). Il fango nella zona antistante l'arena è stato fastidioso, ma risolvibile con un buon paio di scarpe da trekking (molti hanno indossato stivali e calzari di ogni sorta, tranne qualche matto con infradito, scarpine e All Stars!). Niente di proibitivo, se lo paragoniamo ad altri concerti e location ovviamente all'estero, dove fanno necessità virtù e non hanno paura di sporcarsi i piedini.

Due ore e tre quarti di concerto, conclusosi alle 22:30 come da programma. 27 canzoni. Il Boss e la sua E-Street Band si sono fatti valere. Oltre alla presenza scenica, alla veneranda età di 74 anni di Bruce, la sua band è stata incredibile, oltretutto supportata alla chitarra da un certo Little Steven. Diciamolo: Bruce è ancora un figo! Sono abituato a ben altri concerti tra spintoni, schiacciamenti e bestemmie, con tutta una gamma di situazioni climatiche diverse, a volte estreme. Essere così vicino al palco ma poter respirare liberamente mi ha creato un certo disagio…
Si è partiti con la luce che illuminava tutta l'area del parco e si è concluso tutto con una notte fresca ma piacevole. Bruce ha giocato con il pubblico; ha jammato con la sua band di ottoni e coristi, oltre che con i suoi più fidati collaboratori. Ha cantato da solo, accompagnato soltanto dalla sua acustica e la sua armonica. Sempre sorridente, è stato quello che le persone si aspettavano. Grandi pezzi, da quelli più conosciuti come il trittico Born in the USA, Born to Run o Dancing in the Dark a quelli un po' più ricercati (vedi Because the Night, portata al successo da Patty Smith). Non mi intendo molto di Bruce e della sua discografia, ma quello che hanno sentito le mie orecchie mi è piaciuto! Non è mancato nemmeno il contatto con il pubblico, in quanto il Boss non ha lesinato sulla sua vicinanza. Bruce spara una canzone dietro l'altra. Solo ogni tanto dialoga con il pubblico per presentare qualche canzone in particolare e ricordare le vecchie persone ed i vecchi posti che lo hanno visto crescere. Tanti ringraziamenti ma nessuna menzione al disastro in Romagna, ma del resto non era la sede più opportuna per parlare di fatti piuttosto seri e alimentare così altra polemica. Diverse persone non sono venute. Il giorno prima su FanSale c'erano più di 600 biglietti in vendita, di tutti i settori.
Chi si aspetta un concerto fatto da una one man band resterebbe deluso, perché il Boss concede tantissimo spazio ai suoi accompagnatori e li rende protagonisti con lui dello show. Mi rendo conto di conoscere più di dieci canzoni del suo repertorio; tante per uno come me che non adora di certo questo genere di rock. Devo dire che le tante ore trascorse in arena non mi sono pesate… e a questo devo dare atto allo stesso Springsteen. Una canzone su tutte? Quella Out in the Street che ho riascoltato dopo diversi anni, senza sapere che fosse sua!

Il concerto del mito e della discordia alla fine è giunto alla sua conclusione. Andate in pace! Ho predetto un'evacuazione dall'area piuttosto difficoltosa in stile Firenze Rocks o Imola, ma sono stato piacevolmente sorpreso da una rapidità e facilità di uscita mai vista in altri eventi del genere. Nonostante un ripassaggio nel fango dell'ingresso, alla fine ci siamo sporcati solo le suole. Ritorno a casa in poco tempo, una rarità! Lunedì mi aspetta un altro concerto di tutt'altro genere e di tutt'altro calibro. Meglio così! Ferrara ha avuto la sua notte di gloria e va a dormire. Stavolta sono gli altri a doversi fare i chilometri.

P.S: qualche piccolo appunto finale: la mania dei fan di Bruce di mostrare cartelloni di ogni sorta la vedo come una cosa da disagiati. Limitano solo la visuale e ti fai carico di mille imprecazioni e maledizioni. Non ho speso niente all'interno dell'arena; niente cibo, ne acqua, ne t-shirt da 50 euro. Soldi risparmiati!

Setlist

No Surrender
Ghosts
Prove It All Night
Letter to You
The Promised Land
Out in the Street
Candy's Room
Kitty's Back
Nightshift 
Mary's Place
The E Street Shuffle
Johnny 99
Last Man Standing 
Backstreets
Because the Night
She's the One
Wrecking Ball
The Rising
Badlands
Thunder Road

Born in the U.S.A.
Born to Run
Bobby Jean
Glory Days
Dancing in the Dark
Tenth Avenue Freeze-Out
I'll See You in My Dreams

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