1 giugno 2023

Ghost+Death SS+Lucifer (Milano, Ippodromo delle zanzare SNAI San Siro 29.05.2023)

Ritornano i Ghost di Tobias Forge, ancora una volta a Milano. L'ultimo rituale era stato svolto in un forum di Assago praticamente a spalti vuoti, segno che in Italia questa grande band non presenta, purtroppo, un grosso appeal. Al contrario, in tutto il resto d'Europa la band svedese raccoglie consensi e riempie i palazzetti, forti anche di un nuovo LP, Impera, piuttosto valido e di un ancor più nuovo EP di cover, uscito da pochi giorni, che impreziosisce la ormai nutrita discografia della band.
Oltretutto i gruppi di supporto, per una volta, si amalgamano bene con il contesto dello show: due band in combutta con il diavolo, tanto diverse ma allo stesso simili. I Lucifer sono una piccola realtà che si ingigantisce lavoro dopo lavoro. Oltretutto la presenza della cantante Johanna Sadonis impreziosisce l'offerta del combo luciferino, che tanto non guasta. Per quanto riguarda i Death SS, gli show della band sono sempre tanto di guadagnato, visto i loro tour sempre più rosicati e ricercati. Vedremo come il vate Steve Silvester gestirà il minutaggio ridotto del set, oltre alle preziose scenografie che ci regala ad ogni evento.

Sembra strano, ma non ho mai assistito ad un concerto nell'ippodromo milanese. Le prime volte sono sempre un incognito e di solito sono alquanto deludenti. E difatti, sarà una situazione alquanto deludente! Alle 19, orario di inizio dei Lucifer, vi è ancora un'immensa fila ai cancelli, aperti colpevolmente in ritardo. Alcuni arriveranno a metà set dei Death SS, complice un'organizzazione lacunosa e non certo professionale. L'arena si presenta grande, strapiena di zanzare (da qui l'ho battezzato "l'ippodromo delle zanzare" SNAI, proprio per il fatto che non ci fanno correre i cavalli, ma questi simpatici insetti. nda), con pochi servizi di ogni genere. Risulta purtroppo sottodimensionata, oltretutto nei servizi igienici. Gli stand, piuttosto grandi, sono molto cari. Il costo della birra, una fasulla media, è sugli 8 euro. Un furto italiano legalizzato! Il merchandising, per quanto riguarda il prezzo, è inferiore solo a quello di Springsteen: una t-shirt costa ben 45 euro. Non prendo niente, a parte due birre al costo di un pranzo completo.
Non è finita qui! I suoni, partendo dal primo gruppo e concludendo con i Ghost, si presentano tra i peggiori di tutta la mia carriera. I bassi sono altissimi, la voce bassa. Anche una chitarra risulta spesso in ombra. Una situazione inaccettabile, non certo professionale. Alcune canzoni risultano confuse, con risultati imbarazzanti.

I Lucifer iniziano con venti minuti di ritardo e suonano un modesto set. La band vale, ma le condizioni del sound e un orario non troppo consono alla loro proposta musicale ne inficiano il risultato. La loro proposta è da approfondire, soprattutto come headliner in un locale più piccolo e un buon impianto luci. Difficile apprezzarli in questo stato.
Arrivano i Death SS. Purtroppo lo show odierno non può certo competere con quello di qualche mese fa a Parma, con set completo. A parte un enorme telone con il loro logo e i tre crocifissi come aste del microfono, il set risulta piuttosto minimale. Sono presenti alcuni effetti come le fontane di scintille, ma il risultato è molto esiguo, quasi banale per una band di questo calibro. Il carisma di Steve copre i buchi di sceneggiatura, scaldando un pubblico inizialmente un po' freddo con i suoi cavalli di battaglia. Non mancano i siparietti con nudità gratuite, anche se non in modalità "integrale" come un loro classico show. Qualche seno al vento, che scandalizza misteriosamente alcuni dei presenti, muove la platea, forse non abituata alla band satanica italiana e ai suoi siparietti piuttosto spinti. Vampire, poi, è sottolineata dalla presenta della suora, convertita da Steve alla lussuria più sfrenata… Heavy Demons e le sue diavolesse succinte chiudono le ostilità, portando in tripudio la band nostrana. Il set è troppo sintetico, soprattutto per chi conosce le potenzialità del combo.
Si arriva finalmente al gruppo headliner, vero mattatore della serata. Il pubblico è piuttosto giovane, anche con un infantilismo che in alcuni casi rasenta il ridicolo. I Ghost, tuttavia, rappresentano una delle poche band degli ultimi anni a proporre qualcosa di originale e di valido, pur influenzato da varie correnti del passato. Ben venga un ricambio generazionale che manca in alcuni generi come il metal classico o alcuni tipi di hard rock. Canti gregoriani, con l'intro di Impera, accompagnano la band di Tobias Forge sul palco. Si inizia con Kaisarion, come nella tournée precedente. In linea di massima la setlist ricalca quella precedente, pur con qualche innesto importante. Le nuove inserite, sempre da Impera, sono Watcher in the Sky (purtroppo la sostituta di Griftwood. nda) e la lenta Respite on the Spitalfields, bellissima, in chiusura del set principale. Alcune di Impera erano già presenti. Nessun vecchio innesto rispetto al vicino passato, a parte la stupenda Jesus he knows me di Phil Collins, presente all'interno dell'ultimo EP, Phantomime. Per il resto la fanno da padrone i travestimenti e l'ironia di Forge, i siparietti con i Nameless Ghouls e una serie di classici che ormai sono entrati nel repertorio fisso della band. Il pubblico è in adorazione, tanto che molto spesso i testi vengono cantati a squarciagola, o almeno i ritornelli. Mary on the Cross, ormai la canzone più ascoltata per via dei suoi trascorsi su Tik Tok, viene accolta positivamente. Si chiude, infine, con tre bis, tra cui Dance Macabre e l'immancabile Square Hammer. Arriviamo a quasi due ore di concerto, verso le 23.30.
Con un'organizzazione e una location da bocciare, parcheggio a parte, almeno il deflusso si registra piuttosto celere e abbastanza agibile.

Un concerto da ricordare, con alti e bassi che però non riguarda la performance degli artisti. Alla fine mi dispiacerà ritornare qui tra più di un mese, stavolta per il mediocre festival che però avrà come protagonista gli Iron Maiden e una scaletta epica. Ci aspettano più di tre ore di viaggio per rientrare a casa…
Si, adoro Milano!

P.S: ricordate che per arrivare in tempo a Milano, bisogna tenere conto di probabili incidenti sulle autostrade italiane, oltre al non facile inserimento in tangenziale dalla barriera est del capoluogo lombardo. Snervante, ma inevitabili.

Setlist GHOST

Klara stjärnor
Miserere Mei, Deus
Imperium 
Kaisarion
Rats
Faith
Spillways
Cirice
Hunter's Moon
Jesus He Knows Me
Ritual
Call Me Little Sunshine
Con Clavi Con Dio
Watcher in the Sky
Year Zero
Spöksonat
He Is
Miasma
Mary on a Cross
Mummy Dust
Respite on the Spitalfields

Kiss the Go-Goat
Dance Macabre
Square Hammer
Sorrow in the Wind 

Setlist DEATH SS

Intro-Ave Satani
Peace of Mind
Cursed Mama
Horrible Eyes
Baphomet
Baron Samedi
Terror
Vampire
Let the Sabbath begin
Heavy Demons

Setlist LUCIFER

The Funeral Pyre
Ghosts
Crucifix (I Burn for You)
A Coffin Has No Silver
Wild Hearses
California Son


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