Dopo il musical di Bowie di ieri, si ritorna a riascoltare di nuovo un metal duro e possente, questa volta in salsa femminile. Le Nervosa, al solito flagellate dai consueti cambi di line up dettati dalla leader brasiliana Prika Amaral, si presentano all'Alchemica per spaccarci i timpani. La loro proposta risulta piuttosto classica e di genere, ma alquanto efficace e ricca di grinta. Come spalla, i Methedras, gli Electrocution e i Gravestone, tre band italiane di indubbio valore.
Si parte subito con la prima, ma nonostante l'impegno scivola via molto velocemente senza lasciare il segno. Differente set risulta quello degli Electrocution, band thrash dei primi anni '90. Ero ragazzino, se la memoria non mi inganna, quando ho sporadicamente ascoltato qualche loro album. Buon metal!
I Methedras rendono ancora più caldo un ambiente che lo è già di suo, dato anche le temperature della stagione in aumento (oggi piove, manco a dirlo! nda). Fin qui gli show sono stati coinvolgenti e soprattutto ricchi di energia, in attesa che salgano sul palco le headliners.
Manco a dirlo, le Nervosa iniziano con quasi un'ora di ritardo per motivi tecnici. Partiamo, un po' lenti ma fiduciosi. Il thrash delle Nervosa risulta accattivante, old style. La formazione a quattro con due chitarre funziona! La "nostra" Mia W. Wallace è rientrata al basso, dopo uno stop legato a motivi personali. Alla batteria siede la graziosa Michaela Naydenova, molto talentuosa quanto timida. Sono proprio davanti alla chitarrista, Helena Kotina, che con la leader indiscussa (Prika) completa il combo cosmopolita. Un'ora di show, nulla di più.
Alla fine i pochi rimasti fanno foto e autografi con le disponibili musiciste, molto affabili e ben disposte a mettersi in posa con i fan. Da sottolineare una Wallace simpatica e incontenibile, un vero vulcano!
Tra qualche mese vado a vedere la loro band nemesi, le Crypta, in un Padova Metal Fest sempre vicino al mio territorio. Vedremo chi la spunta!
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