5 luglio 2023

Pantera + more (Bologna, Arena Parco Nord 02.07.2023)

Dopo i Rammstein del giorno precedente, si va a Bologna per il ritorno dei Pantera in campo. Non è una reunion, ma un tributo. Phil Anselmo e Rex Brown, insieme agli amici di vecchia data Zakk Wilde e Charlie Benante, per soldi e per omaggio ai fratelli Abbot ormai deceduti da diversi anni, hanno deciso di riportare la band di culto in giro per il mondo, dando vita ad un super gruppo di rara bellezza. Le nuove generazioni non hanno potuto vedere i Pantera all'opera, al contrario del sottoscritto. Oltre all'operazione di per sé commerciale, criticata dai fan storici della band, a mio modo di vedere rimane comunque una grande occasione di rivisitare un gruppo che ha fatto la storia di un genere e prodotto album eccezionali.
Come per il concerto dei Maiden di Milano del 15 luglio, la data dei Pantera fa parte di un festival itinerante, il Return of the Gods, situato in luoghi differenti. A livello di bill sarà anche quello più ricco e vario, molto meglio rispetto al Knotfest o alla stessa data degli Iron Maiden precedentemente accennata.
Dal mio punto di vista, rivedo volentieri i Coroner, anche se non sarà sicuramente una performance dello stesso calibro rispetto alla data del Metalitalia.com Festival di un anno fa. Kreator e Behemoth sono tra i miei gruppi preferiti per antonomasia. I Vektor non li ho mai visti, ma sarà un'opportunità irrinunciabile, anche se con i tempi ridotti e una location forse non adatta alla situazione. Due gruppi italiani storici come Sadist e Fleshgod Apocalypse chiudono una scaletta interessante, aggiungendo ovviamente i rimanenti Elegant Weapons.

Questa volta parcheggio un po' più a nord del palco, anche perché non mi va di pagare la tassa del parcheggio-trappola davanti all'Arena. Purtroppo, a causa di un orario non troppo agevole, decido di perdermi i Vektor (sarà per un'altra volta, a condizioni migliori). In scena ci sono i Fleshgod Apocalypse che, con tutto il rispetto, trovo nauseanti a causa del loro massiccio utilizzo di tastiere e la voce femminile piuttosto fastidiosa nel loro contesto. Eliminassero questi due elementi dal loro sound, non sarebbero nemmeno tanto male.

Qualche nota positiva sull'organizzazione della location. La fila per la birra è umana e piuttosto veloce, anche se ormai oscilla sui 7 euro. I bagni sono numerosi e piuttosto agevoli. I chioschi per il cibo sono diversi e non troppo affollati. Non compro niente al merch, anche se qualche tentazione c'è stata.
Intanto arriva una notizia da segare le gambe: i Behemoth tirano il pacco, complici dei voli da Varsavia che sono stati annullati all'ultimo momento. Inutile, a mio parere, il loro filmato di scuse rivolto ai fan della band. Il festival inizia a perdere colpi, ma fortunatamente sarà l'unica nota storta della giornata.

Il bill viene dunque rimodulato: iniziato tardi i Coroner, i Kreator fanno set intero. Intanto faccio la mia prima incursione sotto il palco per vedermi il combo svizzero. La location non è la stessa, ma la loro grinta e la loro bravura rimane invariata. Non è il loro giusto contesto, tuttavia si fanno amare dai fan e vengono accolti calorosamente dalla platea. Da rivedere e rivedere! Nota stonata per la crew davanti al pit: va bene gettare acqua con gli idranti per via del caldo, ma la faccenda alla fine è diventata troppo esagerata. Veniamo inzuppati diverse volte soltanto per puro divertimento di questi. Lasciateci vedere lo show e non la menate troppo, su!

Gli Elegant Weapons, una sorta di great band capitanata dal chitarrista attuale dei Judas Priest, mi serve per prendere fiato. Li guardo seduto tranquillamente dalla collinetta. Non sono male, ma alla fine non mi sembrano così originali. Buono comunque lo stentato italiano del loro singer, come i luoghi comuni italiani appresi per accattivarsi la platea bolognese. Meglio qualche birra per rifiatare e prepararci ai veri dominatori della serata, i Kreator.

La band di Mille Petrozza inizia prima degli orari ufficiali e si dimostra sempre ad alti livelli. La scenografia è la stessa dello scorso tour, con in più dietro la batteria un enorme gonfiabile raffigurante il demone loro simbolo. La setlist pure! Mi trovo tra le prime file, schiacciato ma felice. Tante chiacchiere di Mille fanno rifiatare il pubblico, tra un moshpit e un wall of death richiamato come al solito dalla stessa band. Brutali, perfetti! Petrozza, forse preso bene dalla serata, battezza la loro performance come la migliore mai eseguita in Italia. A parte questo, canzoni come Phobia, People of the lie ed Extreme Aggression sono musica per le mie orecchie. Si chiude con le solite Flag of Hate e Pleasure to Kill …

Puntuali, alle 21:30, si chiude con i Pantera, o con quello che ne rimane. Potete dire quello che volete, ma è stato veramente bello. Un rinnovato e ciarliero Phil Anselmo a piedi nudi, piuttosto imbolsito, meno voce e meno mobile di un tempo, fa da mattatore della serata, accompagnato da un sempre incredibile Zakk Wilde alla chitarra. Gli assoli di Dimebag sono al sicuro con lui… Oltretutto lo show risulta un vero e proprio tributo ai due fratelli con la presenza di effigi, video e tanto altro presenti all'interno del set della band. Curioso vedere i tempi passati dei Pantera; un po' di effetto nostalgia non ha guastato comunque una performance che alla fine è risultata più che dignitosa. La setlist è fantastica e il pubblico ha gradito parecchio tutto il carrozzone montato con estrema cura dai Nostri. Moshpit devastante! Non hanno suonato molto, ma brani come Mouth for War, This Love, e la conclusiva (e invece no!) Cowboys from Hell non possono non essere apprezzati dai vecchi Metalheads presenti. Qualche chicca dello show: il compleanno di Phil, con tanto di torta, i backing vocals da parte dei Kreator su Walk e una Planet Caravan dei BS con qualche lacrimuccia di troppo in sottofondo. Tanta carne al fuoco, lo devo dire. In ultimo, quasi inaspettatamente, i Pantera riprendono gli strumenti e ci regalano una conclusiva Yesterday don't Mean Shit, forse per festeggiare la fine del loro tour europeo.

Alle 23 è già tutto finito. Si conclude una due giorni di concerti devastanti, prima del gran finale della stagione estiva (non è vero! nda). A parte l'assenza di Nergal e soci, questo festival ha regalato momenti di autentico, sano e giusto devasto. Ci vediamo per gli Europe, stavolta a Ferrara.

Setlist Pantera

Regular People
In Heaven (Lady in the Radiator Song)
A New Level
Mouth for War
Strength Beyond Strength
Becoming
I'm Broken 
Suicide Note Pt. II
5 Minutes Alone
This Love
Fucking Hostile
Cemetery Gates
Planet Caravan
Happy Birthday to You
Walk
Domination / Hollow
Cowboys From Hell

Yesterday Don't Mean Shit [Followed by a short a cappella version of Led Zeppelin's Stairway to Heaven]
How Soon Is Now?

Setlist Kreator

Sergio Corbucci Is Dead 
Hate Über Alles
People of the Lie
Awakening of the Gods [Intro only]
Enemy of God
Betrayer
Phobia
Satan Is Real
Hordes of Chaos (A Necrologue for the Elite)
Hail to the Hordes
666 - World Divided
Mars Mantra
Phantom Antichrist
Strongest of the Strong
Extreme Aggression
Terrible Certainty
The Patriarch 
Violent Revolution
Flag of Hate
Pleasure to Kill
Sergio Corbucci Is Dead 

Setlist Elegant Weapons

Terminator 2 Theme 
Do or Die
Blind Leading the Blind
Horns for a Halo
Dirty Pig
Dead Man Walking
Lights Out
Downfall Rising
Bitter Pill
White Horse
War Pigs

Setlist Coroner

Golden Cashmere Sleeper, Part 1
Serpent Moves
Divine Step (Conspectu Mortis)
Semtex Revolution
Status: Still Thinking
Masked Jackal
Grin (Nails Hurt)
Reborn Through Hate



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