29 maggio 2024

ACDC + The Pretty Reckless (Reggio Emilia, RFC Arena Campovolo 25.05.2024)

Il numero dei concerti a cui non dovevo andare, ma alla fine ci sono andato, sta aumentando a dismisura. Dovrei ascoltare certi segnali, ma proprio non posso fare a meno di ignorarli o, semplicemente, di lasciarmi andare anche quando non dovrei. Non avrei dovuto vedere i Judas, ma li ho visti (fortunatamente!). Avrei dovuto snobbare gli ACDC (concerto dell'anno, sold out dopo pochi minuti), ma il fatto è stato compiuto. Stessa cosa per il prossimo dei Metallica di mercoledì, ma ho già il biglietto che, guarda caso, ho fatto appena uscito in prevendita. Tralasciando quest'analisi psicologica spiccia sulla mia follia, vediamo invece i motivi per cui, nonostante li avessi già visti due volte, con formazione originale compresa, mi sia imbarcato in quest'avventura in quel di Campovolo (RFC Arena Campovolo, altrimenti i reggiani si offendono! nda), Reggio Emilia.
Il biglietto di questo show è stato il primo e unico a non essere riuscito ad accaparrarmelo in prevendita, nonostante in passato sia riuscito a prendere ticket ben più difficili di questo. Il fatto doveva fungere da monito… Nonostante tutto qualcuno mi ha procurato il biglietto in un secondo momento; da qui non ho potuto esimermi dal non andarci, vogliate chiamarlo Karma o Intervento divino. Neanche a dirlo, il biglietto è ovviamente quello della Red Zone perché, come da regola, se ci vai devi vederlo bene, senza alcuna proibizione. Non paghi per vedere un maxischermo o i musicisti grandi come delle formiche (ma si sa, ci sono quei fan a cui non importa del concerto. Basta partecipare).

Arriviamo dunque al giorno dell'evento. Parcheggiare la macchina è un problema, anche perché le forze dell'ordine hanno blindato mezza città e chiuso i percorsi per andare nei parcheggi tattici, senza pagare il pizzo locale di un parcheggio che costa l'ira di Dio da cui, dopo lo show, ci metti ore per uscire. Finiamo nel porla in una stradina laterale in aperta campagna, a più di 4 km dall'Arena con un tempo di cammino di 45 minuti (moltiplicati per l'a/r è equivalso ad un buon trekking). Ci prendiamo una pioggia consistente di pochi minuti, ma il tempo alla fine sarà clemente per tutto lo show, salvandoci oltretutto dal caldo infernale presente nelle arene in luglio ed agosto. L'entrata a Campovolo non è stata difficoltosa, anzi, piuttosto agevole, anche se per arrivare alla Red Zona abbiamo dovuto girare tutta la planimetria. I bagni sono numerosi, i punti di ristoro mica tanto, utilizzando ovviamente il nefasto sistema dei Token. Riuscirò a non bere per più di 6 ore dal mio arrivo, mangiando due panini portati da casa. Forse un record storico, ma sempre meglio delle immonde file alle casse. Il merchandising è preso d'assalto, nonostante sia enorme e ben fornito. Prezzo minimo per una T-shirt: 50 euro. Nonostante tutto, credo che le vendite siano andate più che bene…

Un'ora prima dei The Pretty Reckless riusciamo a infilarci in buona posizione sotto il palco, sulla parte sinistra. Inutile dire che abbiamo usati i soliti sotterfugi dettati dall'esperienza per avvicinarci di più, sempre di più a quella tanto agognata transenna. Lo stage è vicinissimo, la visuale perfetta e senza alcun schiacciamento in perfetto stile metal. Utenze diverse.
Nei concerti impari che il cellulare non deve essere soltanto tolto dalle scuole, ma anche da ogni genere di show, causa un abuso di questo da parte dei loro genitori, molte volte peggiore di quello dei figli. Faccio un unico video, scatto qualche foto veloce ma mai senza esagerare, al contrario di molti.

Puntualissima, Taylor Momsen appare alla 19:05 con la sua band. Buona performance, anche se manca qualche song del loro repertorio. Ho già visto i Reckless come headliner in una trasferta milanese all'Alcatraz e conosco abbastanza bene il loro repertorio, cosa di cui manca quasi tutta l'Arena. Gli ACDC ormai sono un prodotto di massa, ma sempre ben confezionato. Non è mai roba per soli metallari, ma per persone di ogni genere (musicale) ed estrazione sociale. Talvolta si esagera, tanto che senti qualcuno cantare Vasco proprio alle tue spalle. Ritornando a Taylor: bravissima, oltre che bella. Non sono ancora pronti per un'arena di queste dimensioni, ma il loro show è di buona qualità e viene apprezzato dalla folla. Si inizia con Death By R'n'R e si chiude con Heaven e Take me down (manca in setlist Only Love). Ottimo start davvero, ma il bello deve ancora venire.

Lo show degli ACDC è stato anticipato alle 20:45, in modo da chiudere per le 23. Il filmato iniziale del tour appare nel maxischermo dietro lo stage, e i Nostri attaccano finalmente con If You Want Blood, piccola chicca del passato per la gioia dei fan di vecchia data. Ci si scalda subito con la seconda, una Back in Black che fa tremare il terreno. Angus e Brian sono invecchiati parecchio (arriviamo oltre la settantina), ma tengono ancora botta. Alle loro spalle mancano i tre storici, rimpiazzati da dei buoni musicisti (il nipote Stevie, Chris Chaney al basso e Matt Laug alla batteria). Poca scenografia, ma tanta musica di ottima qualità.

Lo show è incentrato su tanti grandi classici, con 3 song del loro, ultimo Power Up e qualche inserimento pregiato in setlist. Purtroppo, se If You Want, Riff Raff (la più attesa dal sottoscritto) e qualche altra risulta presente, gli ACDC tagliano 3 pezzi meno conosciuti dal loro precedente show: Givin the dog a Bone, Dog Eat Dog e Hell Ain't a bad place to be. Meno male che hanno mantenuto Riff e la nostalgica Sin City (ricordi di una notte passata a Bangkok, in compagnia dei suggerimenti in un bar locale dati dallo spirito di Bon Scott). Il pubblico, tuttavia, sembra non riconoscerle, ammaliato dalle ben più note You Shook Me, Thunderstruck o Hells Bells (campana compresa, non più cavalcata da Brian). Mi basta questo per essere felice.

Altra nota: manca anche il gonfiabile storico su Whole Lotta Rosie, sostituito da un'immagine gigante sui tre split maxischermi alle spalle della band. La chiusura dello show è sempre quella, capitanata dall'immortale Highway, seguita da Let There Be Rock ed interminabile (sigh!) assolo di Angus (sulla pedana mobile messa fronte del palco), T.N.T. e For Those About to Rock, cannoni e fuochi d'artificio compresi.
Mi sono divertito? Tantissimo. Gli ACDC si amano a prescindere, anche se il tempo è tiranno e, vista l'età degli interpreti, la loro era sembra chiudersi con questo ultimo tour (siamo sicuri???).

We Salute You, cari ACDC. Grazie di tutto.

Epilogo: Il ritorno a casa è la solita odissea dei concerti da 100mila persone. All'inizio la via è percorribile, ma si restringe sempre di più una volta arrivati vicino alle uscite, sempre troppo piccole e pericolose. Tra recuperare la macchina ed evitare il primo tratto di autostrada attraverso la bassa reggiana, si arriva a casa per le tre. It's only rock'n'roll.

Setlist The Pretty Reckless

Death by Rock and Roll
Since You're Gone
Follow Me Down
Loud Love
Witches Burn
Make Me Wanna Die
Going to Hell
Heaven Knows
Take Me Down

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