7 maggio 2024

Me and That Man + Ponte del Diavolo (Modena, NotteTempio 04.05.2024)

Sembra impossibile che un concerto di questo calibro sia, per me, il più importante dell’anno ma, se analizziamo i fatti, è perfettamente plausibile come scelta.
La mia adorazione per Nergal e i suoi Behemoth non ha confini e il suo gruppo secondario, i Me and That Man, con il loro country-folk rock ricco di diverse venature blues e tipiche tematiche “black”, è sempre stato uno dei più attesi dal sottoscritto, almeno da vedere in sede live. Prima volta in Italia per la band capitanata dal più social dei blackster europei. Le tre date presenti in territorio italico, pur in location di poca capienza, sono un piccolo miracolo organizzativo, forse un po’ influenzato dalla presenza nel combo del bassista italiano Matteo Bassoli, a cui il signor Darski, per tutta la serata, darà ampio spazio scenico.
La presenza del combo di Nergal in una Modena da sabato sera è impreziosita anche dal gruppo di supporto italiano più in auge del momento, i Ponte del Diavolo, ritenuta dalla stampa di settore e dal sottoscritto una delle realtà italiane più valide presenti nel nostro territorio.
Altra piccola particolarità che si presenta come una rara mosca bianca all’interno del panorama concertistico mondiale: il costo delle t-shirt nel merchandising a un livello che non si era mai visto da ormai tantissimo tempo, soltanto 20 euro. Roba da far impallidire i Metallica, i Kiss e tutte le band che si sono piegate al music business e alla crisi ben orchestrata dai poteri forti.

Veniamo comunque alla serata. Il primo gruppo è da dimenticare; niente di nuovo ne di eccezionale. La loro proposta risulta troppo noiosa e spenta, con pace di tutti i presenti e degli interessati. Pazienza.

I Ponte del Diavolo, d’altro canto, sono una bellissima scoperta. La voce della singer Erba del Diavolo (aka Elena Camusso) e la presenza dei due bassisti sul palco impreziosiscono il sound di una band in rapidissima ascesa. Il loro ultimo lavoro è spettacolare, insieme al singolo presente, Covenant, che ci porta a livelli di un doom molto ben orchestrato e piuttosto cadenzato nei suoi ritmi. Buon set, presenza scenica da limare (ma veramente una band di questo genere potrebbe fare altro?).

I Me and That Man invece sono di tutt’altro livello, portato in alto da dei musicisti abili e ormai rodati e dalla presenza magnetica del loro leader carismatico. Nergal è un musicista navigato, autore di una gavetta piuttosto lunga con la sua band principale, con tutta una serie di progetti ed attività che ha messo su in questi anni. È un business man abile e concreto, così come è perfettamente professionale sul palco. Ironico, divertente, mai noioso, a volte anche piuttosto poser. Le sue qualità, ad ogni modo, non possono essere discusse, testimoni i presenti. Sa mantenere in hype la folla, la conquista, ringrazia il pubblico per la sua fedeltà e la partecipazione, oltre ai suoi collaboratori.
La setlist della serata è superlativa, comprendente tutti i singoli principali dei loro album e la nuovissima White Faces, unica cover presente. Le sue canzoni più accattivanti sono comunque una delizia per le orecchie, da Burning Churches a My Church is Black, da Angel of Light (cantata questa volta non da Myrkur ma dal bravissimo Matteo) a Nightride, per non parlare della conclusiva Blues & Cocaine. Un’ora e mezza spesa bene, che accontenta i presenti e i musicisti sul palco.
Alcune band meriterebbero di più, altre sono troppo sopravvalutate e non meritano il successo a loro rivolto. Per essere la prima, è andata piuttosto bene, come da previsione. Con il passare del tempo lascerò diverse band in sede live e mi concentrerò più su realtà di genere. Come questa.

Setlist Me and That Man

Run With the Devil
My Church Is Black
Nightride
On the Road
Surrender
Burning Churches
Coming Home
Angel of Light
Got Your Tongue
Witches Don't Fall in Love
Silver Halide Echoes
Black Hearse Cadillac
White Faces
Love & Death
Get Outta This Place
Losing My Blues
Blues & cocaine

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