23 giugno 2024

Tool (Firenze, Visarno Arena 15.06.2024)

Ogni anno prego di non ritornare al Firenze Rocks per le solite ragioni enunciate diverse volte nei post precedenti, ma non sempre riesco a tenere fede a questo impegno. Quest'anno, come alcune estati fa, è doveroso presentarsi all'appello causa il rientro dei Tool in Italia, sempre nella città Toscana e sempre in questo maledetto festival. Proprio per questo, si va, si ingoia e si subiscono i disagi di questo baraccone nazionale arrivato ormai alla (chi se lo ricorda?) x edizione.

Altro fattore negativo: le band di "supporto" non sono affatto di gran qualità, senza nulla togliere a dEUS e The Struts che non alzano certo il livello del Festival. Bill scarso, tanto da non giustificare un biglietto sempre più caro e servizi sempre più penosi.

Iniziamo con l'accesso al pit, non molto chiaro in quanto, una volta arrivati in fondo alla fila che non smaltiranno MAI, si viene a conoscenza dell'esistenza di un'entrata preferenziale e salta-coda, come se non bastasse dividere le tipologie di posto in base alla disponibilità di reddito iniquamente utilizzata in questi anni. Il fattore positivo, fortunatamente, è che la platea non è di genere metal; pertanto risulta facilissimo, anche per una persona arrivata all'ultimo momento, arrivare addirittura in seconda fila, vicino al palco. Le persone stanno piuttosto larghe, tanto che proprio la seconda fila rimarrà vuota per diverso tempo. Pressione zero, così tanto da non esserci affatto abituati.

I dEUS non sono affatto male; mi ripropongo di studiare meglio la loro discografia, anche se non  il genere di band da vedere in un festival, con il sole in faccia. Gli Struts mi annoiano, nonostante la loro performance sia dignitosa. Trovo piuttosto fastidioso il loro genere, ma è soltanto qualcosa di personale.

La seconda volta che vedo i Tool è sicuramente la migliore, complice una posizione invidiabile proprio davanti al chitarrista Adam Jones. Alle sue spalle si aggira Maynard… ed è un piacere vedere nei dettagli la sua performance, insolita rispetto a tutti i suoi colleghi, e la tecnica per modulare la voce. I suoi movimenti sinuosi, serpentini, i suoi girotondo sul posto e i suoi scatti rendono la sua prova suggestiva, in quella sua posizione sempre fissa a sinistra della batteria di Danny Carey. A parte l'impianto luci e i video psichedelici generati sui maxischermi, la band è semplicemente perfetta! Sembra di ascoltare i CD. La setlist non è male, con qualche chicca come Intolerance o Rosetta Stoned. L'effetto Italia si fa sentire, tanto che vedremo la scaletta decurtata di due pezzi, tra cui Schism. Era chiaro che questa data doveva essere la più corta di tutto il tour, ma ormai se ne fa una ragione. Ciò non toglie nulla al valore della band, impeccabile e capace di farti digerire pezzi lunghi fino a dieci minuti. Arriva anche una leggera pioggia, veloce e insignificante, in una giornata non certo calda come ne abbiamo visto in passato all'interno di questa location.
La mia posizione mi permette di vedere perfettamente tutto il concerto, come se fossi davanti alla TV; Adam è fermo come una mummia e limita i suoi movimenti di pochissimo, Danny troneggia lo stage con la sua imponente batteria e con il suo massiccio drumming, Chancellor ondeggia a colpi di basso e barbetta. Di Maynard ne abbiamo già parlato.
Stinkist chiude lo show piuttosto velocemente, come i saluti del piccolo cantante dei Tool. Danny e figli salutano la folla un po' più calorosamente, accompagnato dal suo bassista. Vedere i Tool, lo ammetto, è stata ancora una volta un'esperienza unica. Sarà l'ultima?

PS: questa volta il deflusso dal pit è stato abbastanza agevole e scorrevole, diamogliene atto. Ho dimenticato di menzionare l'inutile DJ Set di Ringo prima dei The Stuts, sempre uguale e con le solite canzoni. Patetico!

Setlist Tool

Third Eye (intro)
Jambi
Fear Inoculum
Rosetta Stoned
Pneuma
Intolerance
Descending
The Grudge
Flood
Invincible
(-) Ions (intro)
Stinkfist

Setlist The Struts

Primadonna Like Me
Body Talks
Fallin' With Me
Too Good at Raising Hell
Kiss This
Rockstar
Jumpin' Jack Flash
All Dressed Up (With Nowhere to Go)
Dirty Sexy Money
Guitar Solo
Wild Child
Pretty Vicious
Where Did She Go
Put Your Money on Me
Could Have Been Me

Setlist dEUS

How to Replace It
Quatre mains
The Architect
Man of the House
W.C.S. (First Draft)
Instant Street
Dark Sets In
Hotellounge (Be the Death of Me)
Bad Timing
Suds & Soda

Nessun commento:

Posta un commento

Per colpa delle solite zecche che offrono prestiti, mi trovo costretto a visionare ogni commento. Sorry!